Esposito sui play-out di Serie B: «La Sampdoria non ha colpe se è scesa in campo, sul Brescia dico questo e sui ritardi della penalizzazione…»

Paolo Esposito, giornalista sportivo, ha parlato della situazione play-out in Serie B: ecco le sue dichiarazioni

Paolo Esposito, noto giornalista sportivo, ha parlato della situazione play-out in lungo post pubblicato su Facebook, nel quale affronta, fra i vari temi, la posizione dei due club coinvolti nello spareggio salvezza di Serie B, ovvero la Sampdoria e la Salernitana.

Esposito difende con forza la posizione del club blucerchiato, che secondo lui non ha alcun tipo di colpa se oggi può permettersi di disputare gli spareggi salvezza, dopo la retrocessione maturata sul campo a seguito del pareggio contro la Juve Stabia nell’ultima giornata di campionato. Dopo aver avuto la certezza di scendere in campo, infatti, i blucerchiati hanno offerto un’ottima prova a Marassi, vincendo il primo atto degli spareggi salvezza.

I colpevoli, semmai, sono da trovare nel Brescia, che non è riuscito ad adempire ai pagamenti delle quote Irpef e INPS del mese di febbraio, portando la giustizia sportiva a comminare una penalizzazione di 8 punti, dei quali 4 da scontare nella stagione corrente, stravolgendo così la classifica della zona salvezza. Anche gli organi preposti al controllo dei suddetti pagamenti, ovvero l’Agenzia delle Entrare e la Covisoc, non sono state salvate: a loro viene contestata la lentezza con cui sono stati controllati i pagamenti del club di Massimo Cellino, che aveva utilizzato dei crediti d’imposta acquistati presso una società poi rivelatasi fasulla. Di seguito le parole del noto giornalista sportivo, riportate da AreaNapoli.it:

SAMPDORIA – «La Sampdoria non ha alcuna colpa se sta disputando i play-out. Le colpe sono in primis del Brescia, per inadempienze amministrative, alla quale, come successo al Cosenza, è stata inflitta una penalizzazione di 4 punti. Le altre colpevoli, per i ritardi, sono l’agenzia entrate e la Covisoc, che non ha controllato a tempo debito, ma solo in extremis, se il Brescia aveva adempiuto o meno ai suoi doveri amministrativi».