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Ex Sampdoria, Palombo: «Su Pirlo e Giampaolo? Ecco cosa penso»

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L’ex capitano Angelo Palombo ha rilasciato un’intervista dove ha parlato molto dei suoi trascorsi alla Sampdoria

L’ex numero 17 della Sampdoria Angelo Palombo ha lasciato in blucerchiato tantissimi ricordi. I tifosi lo amano a tal punto da avergli perdonato il prestito all‘Inter nell’anno della Serie B, prima di tornare al nido l’anno successivo.

L’ex capitano del club ligure ha oramai fatto recedere le radici a Genova e ora è ancora parte dell’ambiente genovese. Per questo motivo ha voluto rispondere alle domande poste nell’intervista condotta da tvplay.it dove ha parlato di diversi aneddoti del periodo in cui era calciatore. Ecco cosa ha detto:

SUL NAPOLI: «Io vicino al Napoli? Sì una volta sono stato ad un passo dal vestire la maglia azzurra. Poi, come sapete, ho scelto di sposare la Sampdoria. Comunque non solo il Napoli, ho avuto anche altre possibilità ma ho sempre scelto di rimanere a Genova». 

SU ACCARDI: «Accardi? Fare il direttore sportivo di una società di A non è facile, anche in piazze come Empoli con poche pressioni. Con lui mi ci sento spesso, siamo amici. Non mi sarei aspettato che potesse diventare un dirigente. Lui è un ragazzo molto serio e paziente. Capisce davvero di calcio, credetemi. Lui al Napoli? Piazza bella tosta ma penso che lui potrebbe fare benissimo. Più facile eventualmente arrivare dopo un anno deludente? A Napoli è sempre difficile ma forse sì, meglio arrivare dopo un campionato anonimo. Che allenatore mi aspetto con lui come DS? Uno simile a Spalletti come stile di gioco, anche se devo essere sincero Calzona a me piace molto. Lavorare con Conte? Non è facile lavorare con Antonio sicuramente, ma sono sicuro che Accardi sarebbe in grado di lavorare anche con lui. Italiano? Anche lui mi piace molto, potrebbe essere un accoppiamento interessante con Accardi. Mi porta al Napoli come allenatore della Primavera in caso? Sarebbe bello (ride, ndr)».

SU GIAMPAOLO: «Giampaolo? Un grande allenatore, ho sempre avuto un ottimo rapporto con lui. Mi ha insegnato molto. Mi ispiro a lui come allenatore, los timo molto. Perché non ha sfondato a grandi livelli? Bella domanda, non so rispondere bene. Forse il suo carattere introverso lo ha un po’ penalizzato. Lui simile a Sarri? Forse sì, so che hanno un ottimo rapporto e che si sentono spesso».

SU PIRLO: «La Sampdoria? Il lavoro che sta facendo Andrea Pirlo mi è sempre piaciuto anche quando le cose non andavano bene. Adesso anche lui si è adattato alla categoria probabilmente. La Juve ha sbagliato a non tenerlo? Penso proprio di sì, ha vinto due trofei. Poi molti pensano che lui non abbia personalità, ma non è vero. Ha una personalità che basterebbe per 100 persone, inoltre anche ironico anche se non sembra. A me lui piace molto come allenatore. De Zerbi? Sì mi piace molto, mi piacciono molto gli allenatori con quella filosofia di calcio». 

LA FIORENTINA: «La mia esperienza alla Fiorentina? Ricordo benissimo quando la società fallì. Ero in ritiro, stavo giocando alla Playstation con Agostini e poi un dirigente ci chiamò per comunicarci la brutta notizia. Dispiace per com’è finita». 

LA NAZIONALE: «Chi metterei a centrocampo della Nazionale? A me i giocatori che ci sono ora piacciono molto. Barella, Jorginho Pellegrini è un ottimo centrocampo secondo me».

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