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Ferrero: «L’obiettivo della Samp? La parte sinistra della classifica»

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Intervistato da “Il Corriere dello Sport”, Massimo Ferrero parla della sua Samp e del confronto di domenica con la Roma: «Giampaolo integralista? A me va bene così»

Vulcanico, sempre presente, spesso istrionico: questo è Massimo Ferrero, dal giugno 2014 presidente della Samp. Il patron blucerchiato si è concesso per una lunga intervista, nella quale ha parlato del presente e del futuro del suo Doria, oltre che della prossima sfida di campionato contro la Roma e degli obiettivi che lui stesso si è imposto negli anni a venire. Ma il presente è ciò che conta di più, specie con i recenti errori arbitrali: «Dicendo così darei alibi ai miei giocatori e non sarebbe produttivo. Credo davvero che fare l’arbitro sia molto difficile, però è umano restarci male, sbaglia chi lavora e l’errore ci può stare. Sono convinto che gli arbitri siano in assoluta buona fede. Non c’è gara senza l’arbitro».

ROMA, PRESENTE E PASSATO – Domenica c’è la Roma al “Ferraris”: «Una grande gara: la Roma questa volta viene a casa nostra, io penso che quando giochi in casa il 50 per cento delle partite le vincono i tifosi anche contro avversari più forti. Noi ce la giochiamo, non abbiamo nulla da perdere loro sì. Siamo arrabbiati ma anche soddisfatti perché vedere che la Roma in Coppa Italia ha messo tutti i titolari vuol dire che ci temeva molto. Quella è stata una partita decisa da episodi, ma a chi non piacerebbe ripetere il successo dello scorso anno anno e di due anni fa?». All’andata all'”Olimpico” ci fu un diverbio con James Pallotta, presidente giallorosso: «Credo che il signor Pallotta si sia arrabbiato perché nel suo slang molto da americano a Roma, in tribuna è venuto urlandomi sul viso e mi ha fatto una scenata di gelosia perché in un’intervista al vostro giornale avevo preferito Lotito a lui. Io penso che sia un uomo molto fortunato, senza invidia, perché ha trovato una grande dirigenza a Roma, ma ha perso un ottimo elemento come Sabatini, che per me è un fuoriclasse».

SAMP, FUTURO DA COSTRUIRE – Con due punti in sei partite, il futuro di Marco Giampaolo potrebbe essere a rischio, ma Ferrero sa cosa vuole da questo progetto blucerchiato: «Ho un progetto con il nostro allenatore Giampaolo, l’ho scelto perché lui è un professore di calcio: dicono che sia troppo integralista, ma a me va bene così, è un uomo intelligente e ha nel Dna la vittoria, come me. Il nostro progetto “Samp next generation” va avanti, vogliamo insegnare ai ragazzi a giocare a calcio e non a pallone. L’obiettivo è provare ad arrivare nella parte sinistra della classifica per quest’anno, perché nella prossima stagione dovranno avere paura di noi». La voglia è quindi quella di costruire una squadra tutta propria, in modo tale da valorizzare i giovani: «Tutti dicono che vendiamo i calciatori, ma quest’anno ho solo acquistato e non venduto. Dobbiamo stare attenti a non distogliere il lettore, siamo andati sempre a migliorare, se ho venduto per uno, ho speso due. Bisogna sempre capire chi siamo e dove vogliamo andare. Dobbiamo attrezzarci per arrivare all’obiettivo di fare calcio e non giocare a pallone e dare sempre maggior qualità alla nostra squadra. Mi hanno preso per matto quando ho acquistato Muriel per 12 milioni, Correa per 10, ma quando abbiamo venduto abbiamo ricavato il doppio e abbiamo reinvestito. Abbiamo rifatto i campi nuovi, anche quello di Marassi, ho investito tanto sulle strutture, siamo stati i primi a far giocare la Primavera a casa, a Bogliasco, prima andava a 50 chilometri di distanza. Abbiamo dato una foresteria all’avanguardia per i giovani. Ringrazio il Credito sportivo che ci ha accompagnato in questo. In due anni tante cose le ho fatte. Mi piacerebbe regalare ai miei tifosi un titolo».

CASSANO E LA DIRIGENZA – Ieri è arrivato l’addio a Cassano: «Abbiamo fatto felice il ragazzo ed esaudito i suoi desideri, ci ha chiesto di rescindere. Non è una questione di risparmio, lo abbiamo accontentato, è un grande campione e può essere ancora utile al calcio, ma alla Samp non faceva parte del progetto». Ferrero è anche soddisfatto del suo corpo dirigenziale alla Samp: «Sono soddisfatto di aver preso Pradè tenendo Osti, vanno d’accordo per il bene della Samp. Io sono sempre presente. Romei? Sono molto felice di averlo vicino, è una persona perbene, di spessore, tutti vorrebbero che facesse il presidente di Lega ma sta con me e me lo tengo stretto, stessero tranquilli, non accadrà».

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