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Ferrero tace: «Mi autoimpongo il silenzio stampa»

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Il presidente più loquace della Serie A sceglie la strada del silenzio per protestare contro il gol annullato a Dodò per un fuorigioco dubbio contro il Milan. Massimo Ferrero si è imposto il silenzio stampa per non abbandonare quella strada intrapresa sin dal suo ingresso nel mondo del calcio e della Sampdoria, cioè quella del rispetto per gli arbitri.

 

«Sono talmente arrabbiato con me stesso che per la prima volta in vita mia sarò il silenzio stampa. Evidentemente non riesco a capire le dinamiche del calcio, forse perché sono un neofita, ma proprio non ci arrivo. Così, per non dire cose clamorose preferisco tacere. Essendo una persona schietta, genuina, sincera, poi devo prendere le forbici e tagliarmi la lingua, altrimenti farei danni. Mi metto un bavaglio sulla bocca. Il primo silenzio stampa? Sì, ci sono riusciti e sono anche fortunati, perché se mi metto a menare… Quando non capisco è meglio che sto zitto, se mi fanno inc… cascano i pali. Non faccio la guerra a nessuno. L’unico malesse ce l’ho con me stesso, per questo sto zitto», ha dichiarato Ferrero, annunciando che non rilascerà alcun commento in merito alla direzione della sfida Sampdoria-Milan.

 

In silenzio con la stampa, il patron blucerchiato preferisce parlare con la squadra, che ha incontrato a Bogliasco, nonostante la convalescenza dalla recente operazione chirurgica. Tace ma fa sentire la sua presenza anche ai ragazzi della Primavera.

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