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Fondo salva-sport confermato: funzionamento e cifre

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Decreto Rilancio, confermata la creazione di un fondo salva-sport: il funzionamento e le cifre in ballo

Dopo la crisi dovuta all’emergenza Coronavirus, anche il mondo dello sport ha chiesto al Governo italiano misuri per fare fronte alle ingenti perdite. Nel nuovo Decreto Rilancio (art. 217) viene confermato il promesso fondo salva-sport, seppur con qualche novità. Si tratta di denaro che finirà al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri, per essere poi assegnato all’Ufficio per lo Sport per l’adozione di “misure di sostegno e ripresa del movimento sportivo”.

A finanziare il fondo saranno le scommesse sportive di ogni tipo, da quelle online a quelle tradizionali, tramite un’imposta percentuale: in bozza si parlava dello 0,3%, mentre il testo approvato in Gazzetta Ufficiale parla dello 0,5%. Un aumento dei ricavi, ma una riduzione dei tempi, dato che la durata del prelievo, inizialmente prevista fino al 2022, si fermerà alla fine del 2021.

Cambia drasticamente anche l’entità del fondo salva-sport. Se nella bozza del Decreto Rilancio si prevedeva che il prelievo fosse comunque non inferiore a 40 milioni di euro per il 2020 e a 50 milioni per il 2021, gli importi effettivi restano identici, ma da limite minimo diventano limite massimo, modificando radicalmente l’impatto della misura economica. La ripartizione di questi fondi che verranno racimolati è già un tema scottante: il 74% delle scommesse riguardano il mondo del calcio, ma non è detto che verrà applicato necessariamente questo criterio. A fare luce sull’argomento ci penserà il decreto attuativo dell’Autorità delegata in materia di sport, atteso entro il 29 maggio.

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