2014

Fornasier a SampTV: «L’esordio in Serie A? Una grande emozione»

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Il giovane blucerchiato Michele Fornasier, promettente difensore classe ’93 ex Manchester United, ha fatto il suo esordio nella massima serie italiana lo scorso mese e scendendo in campo ha mostrato subito di essere un elemento assai valido della rosa, su cui il tecnico serbo Mihajlovic può fare affidamento adesso ma anche e soprattutto in futuro.  

Il giocatore, acquistato dalla società di Corte Lambruschini nel luglio del 2013, questa sera è stato l’ospite speciale di Studio Live, appuntamento di Samp TV che porta ogni giovedì sera, sul canale 681, un pubblico non poco numeroso di tifosi doriani. Un’intervista lunga ma piacevole, la sua, che ha ripercorso i momenti più significativi della carriera di questo giovanissimo giocatore ed ha svelato, allo stesso tempo, i suoi sogni e gli obiettivi.

Nel salotto, in compagnia del giornalista Alessandro Pintimalli, Fornasier ha spiegato ad inizio intervista come è avvenuto il suo avvicinamento al mondo del pallone, raccontando i suoi primi anni di esperienza: «Il calcio è uno sport che è sempre piaciuto in famiglia, i miei primi amici giocavano a calcio e allora decisi di iniziare anche io. Ho bellissimi ricordi delle mie prime esperienze, che sono i momenti più belli, quando lo si fa per divertimento. Ma conservo ancora oggi le amicizie con i ragazzi che hanno giocato con me. E’ un gioco di squadra che crea legami davvero forti. Sono un tipo abbastanza indipendente – ha rivelato il calciatore – e a quattordici anni, dal momento che sapevo che quella era l’età giusta per fare il salto, ho deciso di andare via da casa e di accettare la proposta della Fiorentina, nonostane a quel tempo avessi anche altre offerte. La mia famiglia? Alla fine si è abituata alla mia assenza (ride, ndr)».

Poi ecco un suo bilancio sui tecnici che lo hanno allenato fino ad ora e un ricordo dell’esperienza in Inghilterra, a Manchester: «Ho stretto bellissimi rapporti con tutti gli allenatori che ho incontrato e molti di loro si sono rivelati per me quasi come fratelli maggiori. Stando fuori da casa sono stati tanti i sacrifici che ho fatto, ma tutti mi sono serviti per maturare. Ho vissuto esperienze anche all’estero – ha proseguito il difensore blucerchiato – peché dalla Fiorentina, un po’ a malincuore, poi sono andato al Manchester, che per me sarebbe stata un’occasione davvero importante. E’ molto diverso l’ambiente da quello italiano, ma per me è stata un’avventura molto bella. Il primo anno là sono stato ospitato da una famiglia della città, per cui avevo dovuto imparare la lingua inglese, che io naturalmente non sapevo parlare. Mi sono trovato bene e fa un grande effetto entrare in uno stadio come quello di Manchester e stare a fianco di grandi campioni come Giggs, Rooney».

«La Samp è una delle squadre più giovani in Serie A: ho scelto di venire a Genova non solo perché il direttore Osti mi ha voluto fortemente e mi hanno raggiunto per vedermi giocare anche in Inghilterra, ma perché è un ambiente. Il Ferraris? Non è sempre al meglio come condizione, ma è uno stadio storico ed è bellissimo giocarci. Anche Genova è una splendida città e c’è il mare, che rende le cose migliori. La prima parte della nostra stagione non è stata positiva – ha continuato -, con Rossi non abbiamo trovato la giusta continuità, nonostante lui sia un ottimo allenatore. Poi tra l’altro abbiamo perso il derby ed è stato molto duro per noi, per la società e per i tifosi. L’esordio in Tim Cup? Ero molto teso, ma alla fine è stata una buona prestazione».

Il giocatore ha dunque espresso la sua opinione riguardo il tecnico serbo Sinisa Mihajlovic, spiegando come con lui la Samp abbia cambiato radicalmente in positivo l’atteggiamento: «Il mister ed il suo staff hanno portato una nuova mentalità e ci hanno dato tanta fiducia, elementi che ci hanno permesso di ottenere risultati positivi. Mihajlovic crede in noi e cerchiamo di soddisfarlo. Il mio esordio? E’ un sogno che si è realizzato ed è stata un’emozione fantastica, oltretutto abbiamo anche vinto. Meglio di così?! Sono comunque contento di aver mostrato al mister che può contare su di me e io rimango sempre a disposizione: continuo a lavorare con impegno. Il sogno di raggiungere la Nazionale? E’ un sogno che tutti i giocatori hanno».

«Guardo tanti film e ascolto molta musica» ha raccontato in conclusione Fornasier, parlando un momento degli hobby che lo interessano di più prima di rivolgere il pensiero ai prossimi avversari che la squadra incontrerà in campionato, il Livorno: «Pensiamo alla salvezza e vogliamo ottenerla al più presto: vogliamo lavorare tanto per raggiungere il nostro obiettivo».

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