2014

Gasparin: «Il mio cuore rimarrà blucerchiato. Gara di Catania complicata»

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Dirigente, ma comunque doppio ex recente di Catania-Samp: questo è Sergio Gasparin, che è stato d.g. blucerchiato per pochi mesi nel 2010 e a.d. degli etnei dal giugno 2012 al maggio 2013. Un Catania inaspettatamente in difficoltà per Gasparin: «No. L’anno scorso abbiamo disputato il campionato della storia con 56 punti e l’ottavo posto. La squadra è per 9/11 quella della scorsa stagione. All’appello mancano solo Gomez e Marchese: è un gruppo di valore». Salvezza ormai complicata quella degli etnei: «Recuperare otto punti a cinque giornate dalla fine è un’impresa difficile. Il calendario del Catania, però, è più semplice di quello del Bologna, che in questo momento rappresenta l’ancora di salvezza. E alla penultima giornata ci sarà proprio lo scontro con gli emiliani».

Una partita difficile quella che arriva per la Samp: «Sarà una gara tra due squadre con molte assenze. Nella Samp mancheranno Gastaldello, Eder, Soriano, Obiang e Gabbiadini. Nel Catania Bellusci, Rolin e Rinaudo. Però più delle assenze conteranno le motivazioni. Il Catania dovrebbe averne più della Samp. Se non arriveranno i tre punti, le speranze di salvezza saranno ridotte al lumicino». Ci si chiede anche in che rapporti sia rimasto con la famiglia Garrone: «Buoni. Con il presidente Edoardo ho avuto occasione di scambiare reciproche valutazioni su quanto accaduto allora – ricorda Gasparin a “Il Secolo XIX” – Purtroppo aver cambiato quel tipo di modello organizzativo ha portato ai risultati che sappiamo. Quando si buttano per aria strutture societarie funzionanti, possono succedere quelle cose».

Sul campionato della Samp, Gasparin è contento: «Mihajlovic ha fatto un ottimo lavoro sia sotto l’aspetto della determinazione agonistica, sia sotto l’aspetto tattico. E ha trasferito alla squadra doti di autostima, personalità e sicurezza». Chissà se Mihajlovic è pronto per una big: «Sarebbe molto bello se la Samp diventasse una grande squadra con Mihajlovic. Io mi auguro che rimanga alla Samp perché il mio cuore è sempre blucerchiato». Intanto arriva Braida a luglio: «Porterà la grande esperienza internazionale maturata al Milan, una saggezza di comportamento e un insieme di relazioni importanti. Si troverà bene alla Samp».

Dopo quello che è successo domenica, ci si chiede se Gasparin vieterebbe l’utilizzo dei social network: «No. Il problema non è lo strumento, ma chi lo usa». Gasparin è in attesa di tornare: «Quando troverò un progetto sul quale si possa lavorare in modo comunicativo. Oggi sta diventando sempre più difficile». Forse gli manca il calcio: «Più che il calcio giocato, mi manca lo spogliatoio, il rapporto con gli uomini della sede, i contatti con l’allenatore – chiude l’ex a.d. blucerchiato – La cosa più difficile non è tanto vendere o comprare giocatori, ma gestire la macchina organizzativa di una società. Questo mi manca molto».

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