2014

Gasparin: «La Samp sta cercando di convincere Mihajlovic a rimanere»

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La Sampdoria sabato prossimo sarà di scena al “Massimino” di Catania per affrontare i padroni di casa nel match valido per la 34.a giornata di campionato di Serie A. La squadra di Mihajlovic, che viene da due sconfitte consecutive, vorrà immediatamente rialzarsi, mentre gli uomini di Pellegrino dovranno per forza conquistare i tre punti per provare a raggiungere una, comunque difficile, salvezza.

In occasione del match pre-pasquale la redazione di Itasportpress.it ha intervistato in esclusiva Sergio Gasparin, ex direttore generale della società di Corte Lambruschini ed ex amministratore delegato del Catania nella passata stagione.

LA PARTITA – «Sarà una partita con una squadra in campo salva e l’altra con l’acqua alla gola. E’ evidente che il Catania avrà più fame. La Sampdoria con Mihajlovic in panchina ha ritrovato entusiasmo ed è riuscita a fare un percorso importante sul piano dei risultati e delle prestazioni e quindi arriva a Catania avendo già tagliato il traguardo più importante che è quello della permanenza in A».

LA SAMPDORIA – «So che in questo momento sono in corso grandi manovre per convincere il serbo a rimanere sulla panchina blucerchiata e credo che la dirigenza ben faccia visto che Mihajlovic ha svolto un ottimo lavoro. Giocatori Samp con voglia di riscatto dopo sconfitte con Lazio e Inter? Al di là di tutto le motivazioni maggiori deve averle il Catania domenica più della Samp che ha perso due partite di fila. A Mihajlovic mancheranno giocatori importanti come Eder, Soriano, Obiang e Gastaldello e potranno risentirne».

IL CATANIA – «Anche il Catania sarà privo di due elementi fondamentali come Rolin e Rinaudo però più delle assenze conteranno le motivazioni. Il pubblico catanese sempre caloroso potrebbe dare una spinta in più alla squadra. Del resto avendo lavorato alla Samp dico lo stesso per il popolo blucerchiato. Sono sostenitori meravigliosi che incidono molto.  A cinque giornate dalla fine la situazione del Catania sembra compromessa ma io ne ho viste tante nel calcio e al miracolo sportivo ci credo sempre», conclude l’ex dirigente.

 

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