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2014

GdS – Gabbiadini: «Juve? Non ci ho mai creduto. Sto bene qui»

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Tra Mondiale futuro e quello appena concluso l’eliminazione. Tra il buon momento con la Samp e una carriera che potrebbe essere anche fuori dall’Italia. E’ un Manolo Gabbiadini a tutto campo quello che parla nell’intervista concessa a “La Gazzetta dello Sport”, a cominciare dall’eliminazione dell’Italia al Mondiale brasiliano: «Sorpreso fino a un certo punto, anche se è normale pretendere tanto dall’Italia. Il Mondiale è così: qualche big esce subito». Calcio italiano in crisi perché c’è poca fiducia nei giovani: «In parte sì: in Italia si punta più sugli stranieri conosciuti che vengono pagati tanto. Un cultura che sta cambiando troppo lentamente. Poi succede che perde la nazionale e allora si aprono processi. Però questo problema ci sarebbe stato anche se l’Italia fosse passata».

CONFERMA SAMP – Chissà se Gabbiadini sarà protagonista del nuovo ciclo azzurro: «Io ci spero. Prima devo fare bene in campionato: passa tutto da lì». Forse sarebbe più facile giocando nella Juve piuttosto che nella Samp, ma Gabbiadini ribatte: «Non credo. Immobile e Cerci sono andati al Mondiale giocando nel Torino – conferma l’attaccante blucerchiato -. Io ho uno splendido rapporto con Mihajlovic e sto bene alla Samp. Vorrei migliorare e segnare di più. L’anno scorso ho fatto 8 gol: devo essere più cattivo e non solo in area». Forse l’attaccante sperava di tornare a Torino: «Non ci ho mai creduto. Vedremo cosa accadrà l’anno prossimo: finalmente non ci saranno più le comproprietà».

MIHA, FERRERO E IL SOGNOMihajlovic e i suoi pregi: «E’ uno diretto, vero: ce ne sono pochi così. Se pensa di doverti dire una cosa, nel bene o nel male, te la dice. Ed è molto preparato tatticamente». Su Ferrero invece l’aspettativa è questa: «Spero sia serio come Garrone, che abbia voglia di far parte del nostro gruppo». La Serie A è in crisi come appare: «Magari sembra, ma si fa presto a migliorare e cambiare mentalità». L’estero nel futuro della sua carriera: «Sì. Ho un debole per la Premier. Ma Caldirola mi ha parlato benissimo della Bundesliga e mi ha detto che non tornerà più da noi». Finale con un sogno nel cassetto: «La mia ambizione è vincere un Mondiale per regalare una grandissima gioia a tutti gli italiani».

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