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Giampaolo: «Continui nei novanta minuti. Era destino esordire qui»

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È la serata di Marco Giampaolo. Esordio in casa del suo Empoli, allenato per un anno, bella figura davanti ai tifosi toscani e a quelli blucerchiati, per cui ha messo in scena una brillante prestazione, e la prima vittoria in Serie A sulla panchina della Sampdoria.

 

E non poteva esserci un pre-partita diverso dai precedenti: «Mentre i miei si allenavano sono andato nel solito posto a fumare mezzo sigaro. Ho incontrato tutti, da Martusciello a Carli, passando per Ghelfi e Calistri. È stato come allenare ancora l’Empoli, accadeva sempre durante la scorsa stagione. Provo davvero tanto affetto per questa società, i tifosi e i calciatori».

 

Si passa, poi, al campo: «Conoscendo bene l’Empoli, abbiamo cercato di fare le cose che gli azzurri non prediligono: sporcare la partita e non giocare da dietro. Anche Martusciello ha provato a fare cose per mettermi in difficoltà e abbiamo sofferto, ma nei novanta minuti siamo stati continui». Per chiudere, ai microfoni di Radio Lady, Giampaolo ammette: «La Sampdoria è stata la prima società che mi aveva chiamato in tempi non sospetti durante le ultime partite. Poi è uscito fuori il Milan, ma è stato destino che dovessi andare in blucerchiato così come è stato destino giocare qua la prima partita».

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