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Giampaolo Sampdoria, quando il tecnico disse: «Qui non c’è progetto»

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Giampaolo ha lasciato la Sampdoria nel maggio 2019 per impossibilità a migliorare il progetto. Perché la situazione sembra diversa

I destini di Marco Giampaolo e della Sampdoria potrebbero incontrarsi nuovamente. Il tecnico di Giulianova si sta giocando la possibilità di succedere a Claudio Ranieri. Massimo Ferrero lo incontrerà la prossima settimana nella speranza di arrivare alla fumata bianca. L’allenatore disse due anni fa, a stagione ancora in corso e prima dell’addio ufficiale, alcune frasi che parevano segnare una frattura definitiva, sottolineando l’assenza di progettualità e l’impossibilità di fare il salto di qualità. Ora, invece, la disponibilità a trattare con i liguri. Ad avere influito in questo cambio di direzione potrebbero essere i due esoneri consecutivi con il Milan e con il Torino. Giampaolo, infatti, dovrà di nuovo mettersi in gioco e prendersi dei rischi, tanti rischi, considerando che la Samp di oggi è molto più instabile rispetto a quella della sua prima esperienza.

«Nei chilometri percorsi forse siamo tra le ultime squadre, ma corriamo distribuendo bene i carichi di lavoro. Questo tipo di calcio è vincolato alla disponibilità dei calciatori, se no ti vengono a mancare gli step durante la partita. Siamo partiti tre anni fa in un percorso lungo, ci sono stati tanti calciatori. Oggi la Sampdoria è riuscita a dare continuità perché sono cresciuti i calciatori che sono rimasti. Questo è quello che discuto con il club: il salto di qualità si fa con i calciatori che restano. È una scelta aziendale, ma lo step finale non so se riusciamo a farlo». Queste le parole di Giampaolo, che lasciavano poco spazio all’interpretazione, al termine della vittoria con il Sassuolo del marzo 2019, due mesi prima dell’addio.

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