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Quando Giampaolo disse: «Siamo in ritardo, mancano i giocatori»

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Marco Giampaolo ha sicuramente tante colpe, ma aveva avvisato società e tifosi che la situazione era critica già in estate

Marco Giampaolo è giusto sia stato esonerato. Quando i risultati non arrivano è l’allenatore il primo a pagare. Lo insegna la storia del calcio. Fin qui nulla di nuovo. Ma l’esonero di Giampaolo era scritto, prevedibile, nemmeno quotato. Talmente scontato che lo stesso tecnico di Giulianova lo aveva “anticipato” a metà luglio, mettendo in guardia la Sampdoria dallo scenario che poi, puntualmente, si è verificato.

«A tre giorni da fine ritiro siamo quelli della stagione scorsa, anzi qualcuno in meno. Siamo in ritardo» e anche «Di compromessi non se ne possono fare troppi. Perché ora va tutto bene siamo in estate, quando però iniziano le partite si stringe il culo a tutti» e pure «Bisogna stare molto attenti, perché il patrimonio della società è la Serie A». E per concludere «Il Monza sta facendo una squadra forte, e anche tutte le altre nostre dirette concorrenti si stanno muovendo sul mercato». Queste alcune frasi profetiche, forse un po’ sottovalutate.

Anche Dejan Stankovic sta mandando dei messaggi chiave all’ambiente: «È frustrante. C’è da lavorare. Ti prepari, cerchi di fare bene e prendi gol in tre minuti. Se subisci subito cambia totalmente tutto» e ancora «Bisogna essere pericolosi davanti. Se ti sbilanci troppo rischi di prendere una imbarcata di gol. Poi su calci piazzati non sei attento ti gira tutto male». Gli errori e le mancanze sono sotto gli occhi di tutti. Serve una svolta per non dover iniziare a fare i calcoli già da gennaio.

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