Hutvagner, la prima volta non si scorda mai: un 2000 per la Sampdoria - Samp News 24
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Hutvagner, la prima volta non si scorda mai: un 2000 per la Sampdoria

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Alla scoperta di Gergely Hutvagner, il portiere classe 2000 che ha stregato Giampaolo: contro il Napoli la prima convocazione

Padre giocatore di ping pong, madre ex nuotratice. Non poteva che diventare uno sportivo il giovanissimo Gergely Hutvagner, portiere classe 2000 dell’Under 17 della Sampdoria. La sua storia calcistica comincia dieci anni fa in Ungheria da centrocampista, ma in poco tempo si rende conto di non avere le caratteristiche adatte al ruolo e si sposta tra i pali, diventando portiere a tutti gli effetti. Resta per quattro stagioni all’MTK Budapest, viene chiamato nella nazionale Under 15 e accetta la proposta di trasferimento al Vasas Kubala Akademia. Giunto all’età di quindici anni, svolge diversi provini: prima all’Austria Vienna, poi al Manchester United. Una fortuna non aver convinto pienamente, perché l’anno seguente il Doria lo avvista in Portogallo, quando era impegnato con la selezione giovanile ungherese, e lo ospita a Genova per un test della durata di sette giorni. Lascia una bella impressione, viene contattato durante un torneo dei blucerchiati proprio a Budapest, con cui disputa quattro partite. Da quel momento la svolta, perché il prossimo appuntamento con la dirigenza doriana è per firmare il contratto.

HUTVAGNER, PRIMA CONVOCAZIONE – L’emozione contrasta la tristezza di lasciare i genitori, la voglia di mettersi in gioco lo spinge a tenere i piedi saldi sul terreno. A Bogliasco muove i primi passi con la formazione allenata da Bellucci, nel segno dell’idolo Buffon e Ter Stegen, cresce e colleziona diciannove presenze stagionali. «Sogno la prima squadra, sarebbe una grande gioia per me», aveva detto timidamente in un’intervista rilasciata nel febbraio scorso. Parola profetiche o tanto impegno? Fatto sta che ce l’ha fatta, per Hutvagner è finalmente arrivata la prima chiamata da Giampaolo per la partita di domenica contro il Napoli, nella suggestiva cornice del “Ferraris”. Non un traguardo, bensì un nuovo punto di partenza che testimonia le grandi qualità di questo portiere, spesso lontano dalla luce dei riflettori ma di animo professionale e gentile. L’anno prossimo la Primavera, nonostante sia un ricordo recente la sua convocazione per la penultima di campionato con il Trapani. Nel frattempo, è giusto godere di questo privilegio: una notte di ansia, un pomeriggio indimenticabile.

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