2014

Il doppio ex Rossi: «Samp tra le grandi, il Palermo dovrà cominciare bene»

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Domenica al “Barbera” la Sampdoria affronterà il Palermo di Beppe Iachini, neo promosso in Serie A ed eliminato alla prima apparizione dalla Coppa Italia. Una situazione non semplice, quella che riguarda i rosanero, vogliosi però di regalare una gioia ai tifosi nel proprio stadio. Lo stesso cercherà di fare la squadra di Sinisa Mihajlovic, in queste ore in via di completamento con l’acquisto di Romagnoli e Silvestre. Una sfida dal sapore speciale in particolare per Delio Rossi, che ha allenato entrambe le compagini in passato e ha espresso alcune considerazioni, al sito vocidisport.it, sull’esordio stagionale in Sicilia: «Sono molto affezionato a tutte le squadre che ho allenato. Sono molto legato anche alla Sampdoria, a Palermo ho vissuto momenti incredibili. È come dire vuoi più bene alla mamma o al papà, non si può scegliere. Mi auguro che sia una buona partita, penso che in questo momento abbia qualcosa in più la Sampdoria ma il Palermo gioca in casa e sono convinto che farà bene. Per il Palermo sarà sicuramente un’altra partita. Ci sarà l’esordio in casa, al ritorno in Serie A, contro una pari categoria. Magari il Modena è stato affrontato con le gambe più pesanti, pensando di esser superiori. Cosa che domenica non succederà sicuramente».

Ambizioni, secondo l’ex tecnico della Fiorentina, apparentemente diverse: «Io penso che la Samp si possa inserire dietro le grandi. Anche perché ha mantenuto lo stesso organico dello scorso anno, lo ha rinforzato. Ha confermato l’allenatore, c’è un ambiente tranquillo e quindi penso che ci siano 6-7 squadre superiori e poi si possa inserire la Samp. Per il Palermo, invece, senza fare voli pindarici, penso sia importante che dopo la risalita il Palermo si riassesti nella categoria quest’anno, senza pensare a qualcosa di diverso».

Infine, riguardo le parole di Ferrero su un possibile impiego di Rossi come allenatore dei fuori rosa: «Ferrero lo conosco pochissimo anche perché non l’ho avuto come presidente. Riguardo la sua dichiarazione non c’era questa possibilità perché non era contemplata nelle mie mansioni, poi se ci fosse stata questa clausola avrei allenato tranquillamente anche i fuori rosa, anche perché faccio l’allenatore. Ma poi si è optato per cose diverse quindi è finita lì».

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