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Il drone che “aiuta” Giampaolo: ecco cosa c’è da sapere

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Come già accaduto sotto la gestione Delio Rossi, al centro sportivo di Bogliasco e in ritiro a Ponte di Legno è tornato il cosiddetto “drone”, quel piccolo velivolo dotato di telecamera che permette a mister Giampaolo di avere una visione d’insieme più chiara di ciò che i suoi ragazzi stanno svolgendo sul terreno di gioco.

Intervistato da SampTV, il collaboratore tecnico del mister Fabio Micarelli ha così descritto l’utilità di questa tecnologia: «L’impiego del drone per gli allenamenti di una squadra di calcio ha l’utlità della visione dall’alto, quindi completa e panoramica, che permette di cogliere geometricamente e tatticamente certi aspetti del gioco che altrimenti si vedrebbero di meno. L’utilizzo del drone raggiunge la sua massima espressione quando si fanno lavori di tipo tattico, perciò una squadra come la nostra che da un punto di vista dei movimenti della linea difensiva, ma anche di altri reparti, si ispira a dei dettami tattici precisi, ha bisogno di questo supporto. L’allenamento è il motivo principale per cui lo utlizziamo – spiega Micarelli – ma stiamo provando a riprendere anche le amichevoli, ovviamente nel rispetto delle norme di sicurezza che il pilota deve osservare. Quando non lo possiamo utlizzare, come in campionato, la telecamera tattica sopperisce abbastanza al suo lavoro. E’ chiaro, c’è bisogno di una telecamera ad angolo aperto che riprenda tutto o buona parte del terreno di gioco».

Ai microfoni della tv blucerchiata è intervenuto anche Daniel Pezzani, operatore di Air Dronex, la società che si occupa fisicamente di effettuare le riprese: «Il drone può essere formato da tre a otto rotori in base alle esigenze, è composto da quattro motori e monta una camera motorizzata e stabilizzata, per dare sempre immagini ferme anche quando l’apparecchio è in movimento. Questo drone ha la possibilità di essere comandato da due operatori – rivela – uno si concentrerà sulla guida del drone e l’altro sulle riprese con la camera, che è indipendente e può essere ruotata a piacere. Entrambi gli operatori sono dotati di un monitor, dove hanno una telemetria completa del drone, quindi riescono a valutare tutte le situazioni e a tenere sotto controllo tutti i dati».

Ovviamente non ha soltanto aspetti positivi, ma anche alcuni limiti tecnici: «La pioggia e la regolamentazione ENAC, molto severa. Bisogna evitare di volare sopra la testa delle persone. Infatti – aggiunge – anch’io devo mettere il drone in una zona sicura non appena si alza in volo, così da non creare pericoli per nessuno. La batteria ha un’autonomia dai 15 ai 17 minuti, anche in base alle condizioni del vento. L’obiettivo non è un grandangolare, così riesco a stare un po’ più arretrato e non volare sulla testa della gente. Usando una telecamera grandangolare dovrei stare più vicino alla linea di campo, a una distanza tale da creare qualche pericolo».

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