2015

Il primo allenatore di Montella: «Un giocatore straordinario, lo sarà anche da mister»

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Tutto pronto per il suo ritorno nella Genova blucerchiata: già oggi potrebbe essere il giorno buono per l’annuncio di Vincenzo Montella come nuovo allenatore della Sampdoria. La società blucerchiata ha scelto un profilo basso visti i fatti di Parigi, ma è ormai tutto fatto per Ferrero e soci, che riporteranno l’Aeroplanino al “Ferraris”.

Di lui ha parlato il suo primo allenatore, quello che l’ha cresciuto a Castello di Cisterna sui campi di terra che hanno ospitato i suoi inizi. Queste le parole di Lorenzo D’Amato, sentito da “Il Secolo XIX”: «Montella voleva fare il portiere, ma coi piedi era troppo bravo. Quando l’ho messo in avanti, si è offeso. Per 20 giorni è sparito. Poi si è convinto… per fortuna. Ha sempre avuto un carattere forte: era un piccolino destinato a diventare un grande uomo».

Un giudizio sul giocatore Montella sembra persino pleonastico: «Lui è stato un grande, ma lo sarà anche da allenatore. Alla Samp troverà l’ambiente ideale. Per me è il Guardiola italiano». Proprio con il Pep catalano c’è un aneddoto in comune: «Quando giocava in blucerchiato, la Nike selezionò tre campioni: Bierhoff, Guardiola e Montella, organizzando degli stage nelle squadre che li avevano lanciati. L’iniziativa prevedeva che a ogni gol di Montella l’USD San Nicola avrebbe ricevuto un milione, ma se avesse superato quota 15 la cifra sarebbe raddoppiata. Grazie a lui prendemmo una trentina di milioni e una parte la usammo per ristrutturare la chiesa del paese».

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