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Inter-Sampdoria, Giampaolo: «Non siamo dietro alle grandi»

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Inter-Sampdoria, il tecnico blucerchiato presenta la sfida infrasettimanale. Tante insidie e tanta voglia di fare bene per continuare con la striscia positiva di risultati

La Sampdoria aprirà il programma dell’infrasettimanale giocando in anticipo contro l’Inter. Partita insidiosa, in trasferta a Milano, che dovrà essere giocata con tutto l’impegno e l’attenzione necessaria. Al primo posto dovrà esserci la prestazione, il confermare quell’identità che il tecnico blucerchiato ha sempre chiesto ai suoi ragazzi. Marco Giampaolo, in un insolito lunedì, presenta la sfida in conferenza stampa.

Inizia la conferenza stampa. Poco tempo per preparare la partita: «Il tempo non c’è, ma vale anche per loro. L’Inter oggi ha i connotati della squadra forte, le partite viste ci trasmettono la sensazione che sia una squadra che sa quello che vuole e sa quello che fa. Storicamente è stata sempre un po’ anarchica, pazza e ricca di qualità. Questa mi sembra una squadra organizzata, Spalletti ha fatto un grande lavoro e se è lì a giocarsi lo scudetto significa che hanno la forza per farlo».

«Abbiamo dimenticato Udine, sabato abbiamo fatto una vittoria bella, convincente ma anche quella è dimenticata. Il futuro è domani, il futuro è l’Inter. L’impegno mentale e fisico è rivolto alla prossima gara. Ognuno recita la propria parte, in funzione della forza che ha: la Sampdoria anche lo scorso campionato sapevacosa voleva, l’Inter è un’altra dimensione, è un’altra cosa. Ognuno veste l’abito che può permettersi, io nel mio ci sto bene».

«Spalletti esagera quando dice che siamo una squadra che può stare dietro alle grandi, lo fa perché mi vuole bene. Io credo che la Sampdoria in questo momento si sia tolta qualche soddisfazione, noi dobbiamo pensare a fare il nostro. L’Inter a pieno merito si trova lì, ha pareggiato contro il Napoli. La Sampdoria andrà a giocare a Milano e troveremo un’altra Inter rispetto alla partita di andata dell’anno scorso, è un’altra squadra, ha un’altra consapevolezza e modo di giocare».

«Skriniar? È programmato mentalmente per vincere, quando lo sostenevamo era perchè lo vedevo tutti i giorni. Sul piano mentale è forte, non solo sul piano fisico: se sei forte lì devi solo capire l’ambiente in cui vieni inserito, ma lo dimostri ovunque. Skriniar ha saputo farsi apprezzare, qualche piccolo errore l’ha fatto, ma l’hanno apprezzato tutti. È solo il nome che stonava un po’: Milan all’Inter. Un mio futuro all’Inter? L’ho detto da ex tifoso, è più facile che apra una scuola calcio».

«Icardi? Noi non marchiamo a uomo, ci penserà il reparto a giocare bene su di lui. È una partita difficile: abbiamo visto la gara di Napoli ieri, è cresciuta tanto. A Napoli se non hai i contenuti, perdi. È difficile fare il risultato contro di loro, il Napoli aveva riposato di meno, aveva speso tanto in Champions, se non hai i connotati perdi comunque. È una partita complicata per le qualità del nostro avversario, questo non significa che la Sampdoria non andrà a giocare la sua gara. Alla vigilia contro il Crotone ho detto che sarebbe stata una partita difficile, penso che sarà complicato anche per l’Inter contro la Sampdoria. Se fai tutto per bene, se non sbagli troppo, se hai un bello spirito di squadra allora le differenze le marchi. Icardi correva dietro ai difensori del Napoli, prima lo faceva meno. Significa che Spalletti ha convinto i suoi, ha creato sintonia, questo gli permette di esprimersi bene come collettivo».

«I ragazzi stanno bene, ieri hanno fatto defaticante. Li rivedo oggi, al primo allenamento. Viviano sta seguendo un programma tecnico e di ri-atletizzazione, deve lavorare per pulire quei fastidi post-intervento, per avere un livello di attività e reazione migliore, sta perfezionando il motore. Al lavoro fisico uniamo un lavoro tecnico, quando sarà a posto per giocare ve lo dirò, se non lo propongo è perchè abbiamo da mettere a posto delle cose».

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