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Italia e gioco d’azzardo: buone le misure di contrasto

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Italia e gioco d’azzardo sono il binomio fotografato dall’ultima indagine Lottomatica-Censis che evidenzia come il Paese sia più consapevole e cosciente di cosa sia il gioco d’azzardo e della differenza tra quello illegale e quello legale.

Quest’ultimo è il solo regolamentato e vigilato dallo Stato italiano che certifica la legalità di case da gioco online e offline attraverso una specifica licenza rilasciata dall’Agenzia Dogane e Monopoli (ADM).

In assenza di tale autorizzazione, il gioco, sul territorio nazionale, risulta illegale, pertanto, se si desidera giocare da piattaforma digitale, è necessario accertarsi della liceità del casinò individuando i casino online sicuri ADM del 2023.

Ciò significa che per un gamer è possibile impegnarsi in attività che propongono i casinò, virtuali e non, iscrivendosi ai siti dei bookmaker relativi alle scommesse sportive, ma solo se provvisti della licenza in questione, che rende un casinò autorizzato. In tal modo il giocatore maggiorenne (è indispensabile aver compiuto 18 anni) si preserva dal rischio di sanzioni elevate da parte dell’ADM giocando su piattaforma riconosciuta dallo Stato.

Le regole imposte dall’Italia, pur essendo stringenti, sono finalizzate alla tutela degli utenti contro la ludopatia, la dipendenza patologica dal gioco, e volte alla diffusione di una cultura del gioco responsabile.

Stato vs ludopatia

Secondo Lottomatica-Censis, nel periodo di pandemia Covid-19 il gioco online ha vissuto un grosso boom dovuto alla ricerca di svaghi e all’impossibilità fisica di viaggiare e recarsi nei casinò fisici e nelle sale scommesse abituali. Questo, nel 2020, ha stimolato l’uso di piattaforme non autorizzate incrementando il mercato del gioco d’azzardo illegale. Lo Stato, però ha messo in atto una serie di azioni a contrasto di tale fenomeno, individuando numerose sale clandestine e denunciando molti soggetti coinvolti.

Il ruolo svolto dall’ADM, con il rilascio controllato delle licenze da gioco, è di promotore della legalità e di monitoraggio dell’attività, sia dei casinò e delle piattaforme digitali legali, sia degli altri fuori legge per prevenire e arginare l’esercizio del gioco d’azzardo scorretto e senza regole.

Nell’ambito della promozione di una educazione ludica, lo Stato sensibilizza i giocatori a comportamenti responsabili e informati. È un modo per divulgare nozioni importanti su questa tipologia di intrattenimento e anche di scoraggiare l’eventuale effetto opposto che potrebbe generarsi con il proibizionismo che, negli anni, non ha portato a buoni risultati.

Slot machine, carte, roulette, lotteria, scommesse in ambito sportivo, qualsiasi sia il tipo di gioco scelto dal gamer, deve svolgersi presso sale gioco pubbliche nazionali e/o su portali autorizzati e approvati da ADM. L’Agenzia delle Dogane ha anche realizzato un’app con la quale è facile individuare siti e sale da gioco virtuali legali o non in modo da scegliere adeguatamente la slot o la roulette tramite le quali giocare. Un’ulteriore garanzia di assistenza al gamer.

I numeri del gioco d’azzardo legale

Per comprendere bene il fenomeno del gioco d’azzardo legale è utile ricorrere a qualche dato numerico.

In Italia sono presenti:

  • 300 concessionari autorizzati
  • 3.200 gestori del gioco pubblico
  • 80 mila punti vendita (bar, tabaccherie, altre attività pubbliche) per praticare giochi legali
  • 150 mila addetti impegnati nel settore ludico

E, nel solo 2020, per effetto dei vari lockdown, il gioco legale ha intascato 88,4 miliardi di euro di cui 75,4 miliardi sono andati nelle tasche dei vincitori. Se, all’apparenza i dati sembrano promettenti, in realtà non lo sono in quanto fino al 2019 gli incassi erano maggiori. Il 2020, infatti, segna -22,2 miliardi di euro di introiti.

Significa che il gioco d’azzardo clandestino in Italia, durante la pandemia, per quanto contrastato dallo Stato, ha ricoperto un posto significativo per i giocatori perché si è sostituito, almeno in parte, a tutte quelle sale giochi legali chiuse a causa delle limitazioni da Covid-19.

Dai dati censiti da Lottomatica-Censis si nota anche che, nello stesso periodo e a fronte di tutto ciò, del 40% dei gamer italiani il 38% ha continuato a giocare su piattaforme autorizzate dallo Stato a sostegno dell’economia italiana. Un elemento che fa ben sperare per il futuro del gioco d’azzardo legale e del suo mercato.

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