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Jacobelli: «Vialli vero supereroe. Ovunque andremo, sarà con noi»

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L’Italia sta per affrontare la sua prima partita dopo la scomparsa di Gianluca Vialli: le parole di Xavier Jacobelli

L’Italia sta per affrontare la sua prima partita dopo la scomparsa di Gianluca Vialli, ex attaccante della Sampdoria e capo delegazione azzurro deceduto lo scorso 6 gennaio. Ecco il pensiero del giornalista Xavier Jacobelli attraverso il proprio profilo Facebook.

CORAGGIO«A Napoli, per la prima volta l’Italia giocherà senza il suo capo delegazione, l’uomo nell’arena, l’uomo che lotta con coraggio, come disse Gianluca Vialli prima di Wembley, leggendo agli azzurri le parole di Roosevelt. “L’uomo che dedica tutto se stesso al raggiungimento di un obiettivo, che sa entusiasmarsi e impegnarsi fino in fondo e che si spende per una causa giusta. L’uomo che quando le cose vanno bene, conosce finalmente il trionfo delle grandi conquiste e che, quando le cose vanno male, cade sapendo di avere osato. Quest’uomo non avrà mai un posto accanto a quelle anime mediocri che non conoscono né la vittoria né la sconfitta”. Fisicamente, Gianluca se n’é andato il 6 gennaio scorso. In realtà, egli è sempre con noi, più che mai».

VIALLI«L’Italia tornerà a giocare a Napoli dopo dieci anni. Possiamo solo immaginare che cosa proverà Roberto Mancini, quali pensieri si inseguiranno nella sua mente pensando al Fratello che nella notte di Wembley, con quell’abbraccio così forte, così tenero, così grande, rese iconica un’immagine consegnata per sempre alla storia della Nazionale. La stessa Nazionale che Gianluca ha amato profondamente, trasmettendone al mondo i valori, l’importanza, il prestigio. Gabriele Gravina e la Federcalcio avevano chiesto all’Uefa di stampigliare sul petto, sotto il tricolore, la scritta “Luca azzurro per sempre”. I burocrati di Nyon hanno risposto no, non si può, il regolamento lo vieta. Una nuova dimostrazione di urticante insensibilità, dopo non avere speso una parola una parola di conforto ai mille interisti imprigionati all’uscita del metro di Oporto e averne dette di troppe a sproposito, per bocca di Ceferin, sull'”intollerabile” divieto imposto ai fan tedeschi di assistere a Napoli-Eintracht. La scritta verrà apposta sul colletto della maglia; un gioco di luci, di immagini e di colori porterà negli occhi di tutti gli spettatori l’uomo che diceva: “L’importante non è vincere, è pensare in modo vincente. Così si può affrontare la vita”. Un vero Supereroe. Ovunque andremo, sarà con noi».

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