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La Sampdoria si affossa da sola: a Palermo finisce 2-0

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Pomeriggio da dimenticare per la Sampdoria, che perde 2-0 al “Barbera” contro il Palermo di Davide Ballardini e regala agli avversari una chance di permanenza in Serie A.

Krsticic è già ammonito dopo 5 minuti per una brutta entrata su Vazquez, che se ne stava andando pericolosamente verso la porta. Il centrocampista serbo, già in diffida, sarà costretto a saltare il Derby. Al 10’ bel cross di Alvarez, Quagliarella riceve in corsa e tenta il tiro al volo da posizione defilata: bel tentativo, ma la palla termina a lato. A sorpresa, al 19’ arriva il vantaggio del Palermo: Ranocchia pasticcia col pallone davanti all’area tentando un dribbling, Vazquez sfrutta l’errore e punta la porta ormai in solitaria: 1-0 praticamente regalato dal difensore blucerchiato, che poco prima si era distinto per un intervento di testa a dir poco provvidenziale.

Al 24’ arriva la reazione della Samp, vicina al pareggio: Alvarez con una serie di finte raggiunge il fondo e crossa in mezzo, Sorrentina vola e De Silvestri ribadisce al volo sul suo tap-in, ma Cionek si supera con una chiusura perfetta e nega la gioia al numero 29 blucerchiato. A un quarto d’ora dall’intervallo Dodò si fa ammonire per proteste decisamente troppo accese verso l’arbitro Mazzoleni. Il Doria ha il controllo del gioco, ma il tanto possesso palla non risolve la situazione, mentre il Palermo sfrutta pericolosamente le ripartenze concesse. Al 40’ padroni di casa di nuovo pericolosi: Gilardino è lasciato libero sulla sinistra, la mette dietro per Morganella che lascia partire il destro da dentro l’area, ma Viviano si allunga e riesce ad allontanare.

Un minuto dopo, nuovo erroraccio di Ranocchia, decisamente in giornata no: Gilardino lo riesce a saltare con facilità e si ritrova solo davanti a Viviano. Il raddoppio rosanero è stato evitato solo grazie a un prodigioso intervento di Skriniar, che riesce a levare il pallone dai piedi dell’attaccante avversario. Giallo anche per Maresca nei minuti di recupero, mentre Fernando esce temporaneamente dal campo per problemi muscolari. Primo tempo spumeggiante, per occasioni e qualità messa in campo, ma non bastano per ristabilire l’equilibrio nel risultato.

La seconda frazione si apre con una brutta notizia per mister Montella: Fernando non ce la fa e al suo posto entra Luis Muriel, che si va ad inserire vicino a Quagliarella nel nuovo 3-5-2. Al 14’ gran cross di Dodò dalla sinistra, Sorrentino arriva prima di tutti e sventa il pericolo. Alla lista degli ammoniti si aggiunge Muriel, che spende il fallo per fermare una ripartenza del Palermo. Dopo ventuno giri d’orologio la Samp rischia di nuovo di perdere ogni speranza: Maresca spreca un rigore in movimento, sparando la palla in curva. Che occasione per i siciliani.

Al 24’ spazio a Quaison, che rileva Trajkovski. Montella risponde con il cambio Cassano-Dodò, puntando tutto sulla qualità del suo reparto offensivo. Al 27’ brutta respinta di testa di Alvarez su corner del Palermo, Vazquez raccoglie e prova il tiro a giro ma è completamente fuori misura. Viviano si rende di nuovo protagonista: al 29’ Gilardino riesce a infilarsi tra le linee della difesa blucerchiata, ma il portierone blucerchiato non si fa sorprendere a tu per tu con l’attaccante e neutralizza il suo tiro con una bella parata di piedi. Trattenuta di Cassani su Vazquez: Mazzoleni estrae l’ennesimo cartellino giallo.

Il tecnico blucerchiato sfrutta l’ultimo cambio a disposizione per dare minuti anche a Jacopo Sala, a lungo lontano dai campi per infortunio. A uscire è Ricky Alvarez. Nel frattempo Viviano si becca l’ammonizione per proteste. La Sampdoria non riesce a concludere un’azione e c’è nervosismo in campo. Al 39’ arriva il gol che sentenzia la vittoria del Palermo: Vazquez salta Viviano, uscito sui suoi piedi con non troppa decisione, l’argentino la mette in mezzo e una serie di deviazioni fa sì che Krsticic faccia gol nella sua porta. 2-0.

Gli ultimi cinque minuti filano lisci senza occasioni degne di nota. La Samp non si perde d’animo, ma ormai il risultato è deciso. Non servono a niente i 4 minuti di recupero per gli uomini di Montella, che perdono tre punti fondamentali per chiudere definitivamente il discorso salvezza. Troppi cali di concentrazione in fase difensiva e poca lucidità negli ultimi 20 metri, senza contare la pesante assenza di Fernando, fanno sì che la Samp si giochi ancora tutto nel Derby della prossima settimana. 

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