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LAVAGNA TATTICA – I problemi difensivi della linea a 5

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La Sampdoria di Ranieri sta palesando grossi problemi difensivi. Si è visto in entrambe le partite dopo la sosta

In queste due partite, Ranieri ha schierato la Sampdoria con una linea a 5 in fase di non possesso. Oltre alle enormi difficoltà nel far progredire l’azione, i blucerchiati hanno sofferto tanto dal punto di vista difensivo. Prima di tutto, i disordinati tentativi di pressare in avanti si sono tradotti in grossi varchi per gli avversari, con reparti molto scollegati tra di loro.

L’azione che ha portato al gol di Lukaku, l’Inter serve il liberissimo Eriksen alle spalle di Jankto.

Anche quando si schiaccia più in basso, la linea a 5 del Doria va in affanno. In teoria, un 5-3-2 dovrebbe ben proteggere la propria trequarti quando ci si difende di posizione, ma troppe volte la Samp si è fatta bucare centralmente. Contro la Roma, i blucerchiati hanno coperto male la profondità contro Dzeko a difesa schierata. Per la verità, già contro l’Inter erano però arrivati segnali sconfortanti.

La linea non è ordinata e compatta, poiché i 3 difensori si fanno troppo attrarre dall’uomo e s.reano pericolosi buchi in mezzo. Oltre ai gol di Dzeko, ciò si è visto con evidenza anche nella partita di San Siro.

Come si vede, sul lancio di Skriniar ci sono Yoshida e Colley che sguarniscono il centro della difesa perché attratti da Lukaku e Eriksen. Il numero 37 può quindi verticalizzare per Lautaro, che anticipa Bereszynski.

Insomma, la Sampdoria si difende con un 5-3-2 che vorrebbe essere accorto e compatto, ma sta concedendo enormi spazi. Per gli avversari, è troppo facile arrivare dalle parti di Audero.

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