2014

Mihajlovic: «Sarà un Buon Natale solo se vinciamo domani, i ragazzi lo sanno»

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È prevista per le ore 13:00 la conferenza stampa della vigilia del match tra Sampdoria e Udinese. Mister Mihajlovic, accompagnato dai capitani, presenterà il match che concluderà questo anno solare. Tante le domande, visto anche l’arrivo di Correa che ha effettuato le visite mediche proprio in questa soleggiata mattina di dicembre, sia sul match che sul calciomercato imminente che tengono con il fiato sospeso i tifosi blucerchiati.

Arrivati con mezz’oretta di ritardo, Sinisa Mihajlovic e i capitani si accomodano nella sala stampa del Gloriano Mugnaini: «Vorrei approfittare di questa conferenza per fare i migliori auguri alle famiglie dei nostri tifosi. È stato un anno difficile per genova, penso che noi e il genoa abbiamo dato un sorriso. Vederci terzi non è una caso ma frutto di un gran lavoro dietro».

«Quello che chiedo alla mia squadra è di chiudere in bellezza, vincendo contro l’Udinese. Avrebbe tanti corollari: saremmo terzi in classifica, ci darebbe la consapevolezza di quello che siamo e di quello che possiamo diventare. Sarebbe un trampolino per il 2015, dobbiamo convincerci che abbiamo le qualità per fare bene, visto che abbiamo pareggiato con grandi squadre e vinto con Genoa, Fiorentina e qualche punto l’abbiamo perso proprio perchè in certe partite avevamo poca fiducia e consapevolezza nei nostri mezzi e atteggiamenti mentali sbagliati. Questo domani non deve accaredere, giocheremo contro un avversario molto forte, l’Udinese, non dobbiamo farli ripartire, dobbiamo fronteggiarli a viso aperto, ma dobbiamo vincere domani. Se dovessimo vincere avremo 15 giorni di sorriso e il terzo posto. Magari con qualche giorno in più di vacanza, ma se vedo qualcuno che pensa già alle vacanze non se la passerà molto bene dopo. Ma sono sicuro che non accadrà. Invito tutti i tifosi a Marassi, questi ragazzi si meritano una cornice di pubblico degno dello sforzo che hanno fatto finora, abbiamo bisogno di voi».

La presenza di Savicevic a Bogliasco: «Mi fa piacere siamo amici da vecchia data. Mi ha chiesto un favore, parlare e vedere allenamenti. Ho rivisto un amico, e poi se si può aiutare tanto meglio» e su Stankovic: «Mi fa piacere che sia vice allenatore, lui è come un mio fratellino l’ho cresciuto io, quando è arrivato la Lazio, siamo stati insieme in camera, siamo reciprocamente padrini dei nostri figli, per cui è quasi una parentela. Siamo amici fuori dal campo. È giusto che la gente che ha fatto calcio, resti nel calcio, ha iniziato come me. Non l’ho ancora sentito, ci sen tiamo spesso ma questa settimana ancora no. ci vedremo direttamente domani. Spero domani di dargli un dispiacere, vedremo se saremo bravi».

Si passa alla partita di domani, dubbi su giocatori non ci sono: «A parte Romagnoli squalificato e Silvestre che non ha recuperato tutti gli altri sono disponibili» e sul fatto che sembra quasi che si metta in risalto i demeriti degli altri,più che il merito della Sampdoria: «Pensiamo a noi stessi. Tutto quello che abbiamo fatto lo abbiamo meritato sul campo. Il campo non mente. Contro la Juve regalato il primo tempo? Non penso, domenica a Torino non abbiamo regalato nulla. Siamo stati bravi ad andare all’intervallo con un solo gol di svantaggio. Io per primo ho detto che la Samp ha due facce, una fuori casa ed una in casa. Dobbiamo e possiamo migliorare. Sicuramente Cesena e Cagliari potevamo fare di più, però è una squadra in continua crescita. Poi naturalmente ci sono cose da migliorare, consapevoli di avere le qualità per crescere».

L’arrivo di Correa: «Non parlo di giocatori che non alleno. Finché non firma il contratto non parlo di giocatori non tesserati. Bisogna vedere se a lui farà piacere essere allenato da me, poi comunque se viene qui, che gli piaccia o meno farà quello che deve fare. Aveva la sciarpa della Samp? Anche mio cugino ha la sciarpa della Samp, chiamiamo pure lui» scherza Mihajlovic e su Di Natale: «Uno che fa 200 gol è un grande giocatore, ma non credo sia la bestia nera della Sampdoria. Tanto domani lo sa che lo bastono (ride n.d.r), lo conosciamo tutti. È sempre uno dei migliore anche a 38 anni. Col Verona ha iniziato a segnare anche di testa. Quando ero a Firenze volevo portare Di Natale a Firenze, sua moglie è di Empoli e lui sarebbe venuto, e ricordo che mi dissero che era vecchio e invece ha dimostrato di segnare con regolarità. Speriamo che domani abbia una giornata storta. Udinese fuoco di paglia? Udinese fuoco di paglia? Se magari chiedete a Ferrero adesso risponde diversamente. È una persona intelligente che impara in fretta, era appena entrato nel mondo del calcio».

Qualche parola anche su Daniele Gastaldello: «Ho tre difensori centrali titolari. Scelgo rispetto a come stanno e rispetto all’avversario. Gastaldello è un giocatore importantissimo per noi non solo perché è il capitano. A me spiace fare scelte, ma centrali ne devo mettere due. Lo sa anche lui, apparte il grande giocatore è una grande persona che trascina i compagni e i giovani. È fondamentale per me. Abbiamo provato diverse soluzioni per domani: Regini centrale? Io ho tre soluzioni, ho Regini, Fornasier e volendo anche Cacciatore da poter mettere».

Qualche parola anche su Boskov che ci ha lasciato in questo 2014: «Ho parlato mille volte di Boskov, è stato lui a portarmi in Italia, è stato per me una persona fondamentale prima come calciatore ma anche dopo nella vita. Ci siamo frequentati qua a Genova, a Roma, in nazionale. Sapevo che stava male, è stato un brutto colpo per me. Mi è dispiaciuto che al funerale alcuni che dovevano esserci non ci sono stati. È stato un grande uomo e un grande allenatore». 

 

Dal nostro inviato a Bogliasco, Gabriele Corso

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