2015

Vincenzo Montella: «Tifosi, divertiamoci insieme!»

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Ancora una volta a Bogliasco, la terza. Ma l’avventura che comincia oggi sarà diversa, da un’altra prospettiva. Non più in campo a segnare, ma dalla panchina a guidare la squadra. Sette giorni fa arrivava l’esonero di Walter Zenga, oggi è stato il grande giorno di Vincenzo Montella, che alle 15 guiderà Palombo e compagni al primo allenamento.

L’allenatore si è presentato insieme al presidente Massimo Ferrero, l’avvocato Antonio Romei e il direttore sportivo Carlo Osti, per una lunga e intensa conferenza che ha toccato tutti i temi: dal rapporto con i tifosi, solido come all’inizio della prima avventura in blucerchiato dell’aeroplanino, alla famosa clausola rescissoria con la Fiorentina, passando per i ringraziamenti a mister Zenga e le valutazioni sulla rosa a disposizione. Prima di iniziare però, il presidente della Sampdoria chiede un minuto di raccoglimento in memoria di Valeria, la ragazza italiana scomparsa a Parigi.

Inizia subito Massimo Ferrero: «In un momento di gioia, di sport, mi sembrava opportuno fare questo. Adesso sono qui pronto. Ho soltanto da dire una cosa importantissima: Montella sapete tutti chi sia, qualsaisi cosa dica potrebbe essere giusta o sbagliata. Lo ringrazio di cuore perché è un vero talento, lo dice la storia. E dopo varie proposte ha scelto l’amore per questi colori. Ha rifiutato i grandi club mondiali, non ho altro da dire se non grazie Vincenzo, che ci metterà cuore e passione. Il prossimo titolo sarà “Attenti a quei due”. Ringrazio anche Zenga, gli do un in bocca al lupo. Grazie di essere qui Vincenzo, la parola è tua».

Quindi la parola passa a Montella: «Il tempo sembra essersi fermato. C’è molta emozione, l’ho voluto fortemente. Il mio sogno era allenare la Samp, anche solo per un giorno, fin da quando ho iniziato adallenare a Roma le giovanili. Non vedo l’ora di iniziare, la squadra é di ottimo livello».

Torna a parlare Ferrero: «E’ stata una settimana meravigliosa, ho dialogato tutta la settimana con la Fiorentina. Devo ringraziare i Della Valle, é stata una settimana di voglia di amore per prendere un treno verso Sampdoria».

Quindi Montella: «E’ stata una settimana lunga, anche faticosa, solo con il coraggio del presidente siamo riusciti a sbloccare questa situazione complicata. Dobbiamo divertirci seguendo i principi di gioco della società e i valori dei tifosi della Sampdoria. Le basi ci sono per questo percorso comune insieme».

Ferrero spiega il passaggio da Zenga a Ferrero: «Sono arrivato alla Sampdoria per i colori, per l’amore, mi piaceva da sempre. La scelta di Zenga è stata una decisione istintiva. Poi ho capito che Zenga è una bravissima persona ma che non aveva le mie ambizioni. Oppure la aveva, ma non era stato in grado di esprimerle. Una sera di tanti mesi fa ho incontrato Vincenzo a Firenze e lui non mi ha mai parlato, essendo una persona seria e tesserato con un’altra società. Non è vero che avevo già il contratto pronto in tasca.

Io e Zenga ci siamo giuardati negli occhi e ho capito che non era l’uomo per me. Il calcio è spietato; ringrazio Zenga e ringrazio questo uomo serio (Montella). Poi ho pensato di provarci, mia moglie e la sua ogni tanto si frequentano, ma non c’è stata nessuna intercessione. Sono andato da lui e gli ho detto: “Lo sa che sono un suo corteggiatore?”. E’ una persona serissima e non devo chiedergli niente».

Montella comincia a parlare invece del campo, della Sampdoria che verrà: «Non é detto che ci sarà un modulo predefinito, ho sempre preferito il gioco ai moduli. Partiremo dalla basi su cui ha lavorato Zenga, che a mio avviso ha lavorato bene. Con il tempo vedremo cosa mutare. L’affetto tra me e la Samporia e viceversa è abbastanza forte, lo è stato sempre, anche dopo le vittorie da avversario quando mi hanno riconosciuto un applauso lungo e affettuoso. Questo mi responsabilizza un po’ di più ma non mi distrae assolutamente, il mio lavoro è sul campo e devo svolgerlo al meglio».

La parola passa all’avvocato Antonio Romei, in prima linea per portare a conclusione la trattativa: «É stata una delle trattative più difficili, c’erano delle cose da risolvere nel rispetto di tutti». Torna a parlare Ferrero: «Il fatto che Montella sia qui é una grande soddisfazione. Sono felice per i tifosi e per questi colori». Quindi chiude Romei: «Quello che ci ha spinto moltissimo é la passione dei tifosi della Sampdoria».

La parola torna a Montella, sul progetto di crescita suo e della squadra: «Come allenatore non mi sento superiore alla Sampdoria, il mio intento è crescere assieme alla squadra senza porsi limiti e questa credo sia la società giusta per venire al campo per lavorare col sorriso e questo è già ottimo. Devo conoscere da vicino i calciatori, ci sono valutazioni da fare».

Sul misterioso tweet di Enrico Mantovani che ha dato il benvenuto al nuovo allenatore della Sampdoria con diverse ore di anticipo, Ferrero si esprime così: «Come abbi fatto? Chiedetelo a Mantovani. Non so come fa annunciarli prima. Posso solo dire che sono orgoglioso di sedermi accanto ad un grande campione. Su Mantovani, lunga vita a lui!».

Montella torna a parlare di campo, su modulo e interpreti: «Non c’è soltanto una via da percorrere per il bel gioco».

Massimo Ferrero ha sempre portato a termine gli obiettivi prefissati da quando è arrivato alla Sampdoria: «Sono un signore fortunato, la mia audacia mi ha sempre premiato. Significa che vado a proporre progetti importanti, a me il cuore mi ha sempre aiutato. La voglia di fare, lavorare e migliorare la qualità della vita». Quindi Romei: «La miglior risposta a tutti dubbi sulla rosa é che Vincenzo sia qua. Prima di accettare ha valutato la rosa».

Arriva la fatidica domanda su Antonio Cassano: «Ho fatto tanti pensieri, non su Antonio ma in generale. Antonio per qualità e talento dovrà essere un valore aggiunto, dipenderà dal suo stato di forma dai suoi obiettivi, dalle sue motivazioni. L’obiettivo che mi è stato detto è la parte sinistra della classifica, io non sono convintissimo che la classifica sia buona perché altrimenti non sarei stato qui.

Bisogna crescere con le ambizioni ma stare ancorati alla realtà, questo è quello che penso. Con la Fiorentina ci siamo lasciati nella maniera più giusta ed educata, dopo tre anni splendidi nei quali siamo cresciuti entrambi. Purtroppo il rapporto è finito, drammaticamente dalla mia parte e poi intelligentemente abbiamo usato il buon senso.

Auguro il meglio alla Fiorentina, ai giocatori che hanno lavorato con me ma sono giovane e posso ancora migliorare. Io sono stato esonerato, nobn sono andato via. c’è soddisfazione perché la squadra sta portando avanti quanto fatto negli anni, complimenti a Sousa: c’è un ottimo rapporto con lui
». Chiude Ferrero: «Se siamo qui vuol dire che c’è stato un fair play fra presidenti».

«Eder e Muriel sono giocatori fortissimi, uno può migliorare molto più dell’altro in termini di potenzialità. Viviano? Io ho un ottimo rapporto con lui, ho fatto delle scelte professionali nel mio percorso. E’ un portiere che sa giocare bene con i piedi che si addice bene al mio gioco. Probabilmente ha sofferto molto giocare per la squadra per cui è tifoso, in questi due anni l’ho seguito molto e ha giocato decisamente meglio rispetto a quando era alla Fiorentina», prosegue Montella.

Si arriva a un altro punto dolente: la famosa clausola rescissoria della Fiorentina. E’ stata pagata? Ferrero chiarisce: «Io non parlo mai di soldi». Incalza Romei: «La clausola non é stata pagata. Il presidente Cognigni é stato molto collaborativo. La clausola non interessava la Sampdoria perché Vincenzo doveva liberarsi dalla clausola con la Fiorentina. La scelta di Vincenzo é consona al percorso di crescita. Vogliamo che Vincenzo faccia crescere la squadra».

Torna a parlare il neo-allenatore, sui possibili interventi per il mercato di gennaio: «Non ho chiesto interventi perché ancora non conosco la squadra. Adesso é prematuro, ci sarà tempo per pensarci. Con la Fiorentina sono stati 3 anni splendidi, forse il ricordo piu bello con la Juve. Forse quella fu l’impresa piu bella. Il momento più bello in questa settimana tra attesa e arrivo? Forse il viaggio da Roma a Genova da solo con la macchina piccola, mi sono goduto ogni momento».

Quindi Ferrero, sulla Sampdoria che verrà: «Non ho mai apprezzato il fatto che si dica che la sampdoria é una squadra di seconda fascia. Siamo una squadra di Serie A. Il mio sogno é, non dico arrivare ai livelli di Mantovani, ma voglio provarci. Sto cercando di dare la qualità sia nelle strutture che nei giocatori, e adesso vi ho portato Vincenzo. Lo voglio ringraziare, ha scelto la Sampdoria perché vuole darmi una mano a dare il valore che la Samp ha. Oggi sono emozionato a presentare lo Zio Vincenzo».

La parola passa a Osti, che conferma quanto detto già da Romei e Ferrero: «Penso che Vincenzo abbia fatto una scelta ponderata. É un allenatore che ha fatto grandi cose nel campionato italiano. Va il nostro ringraziamento a Zenga, ma é chiaro che noi abbiamo la percezione che questa squadra abbia potenzialità ancora inespresse».

In chiusura, viene chiesto all’allenatore di lanciare un messaggio ai tifosi: «Non mi piace mandare messaggi particolari, lo sapete. Il legame é forte con i tifosi, loro mi conoscono bene. Il calcio é uno sport di divertimento, saremo vicini. Sono certo che ci sapranno stare vicini, in qualsiasi momento. Il messaggio che posso dare é di divertirci insieme».

Con la collaborazione dell’inviato Gabriele Corso

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