Gli Ex
Meulensteen: «Alla Sampdoria ho vissuto un periodo molto turbolento. Sulla salvezza dico che…»

Melle Meulensteen, ex giocatore della Sampdoria ora in forza ai Go Ahead Eagles, ha rilasciato delle dichiarazioni per i canali del suo nuovo club
L’ex centrocampista della Sampdoria Melle Meulensteen, dopo aver ufficializzato il suo passaggio al Go Ahead Eagles, ha rilasciato delle dichiarazioni ai canali ufficiali del club olandese. L’intervista ha offerto l’opportunità al giocatore di riflettere sul suo periodo trascorso a Genova e sull’esperienza vissuta nel calcio italiano.
L’esperienza alla Sampdoria: un bagaglio di crescita
Melle Meulensteen ha espresso la sua gratitudine per l’opportunità avuta alla Sampdoria, definendo l’esperienza un importante capitolo per la sua crescita professionale. Il centrocampo blucerchiato era un banco di prova impegnativo, dove la concorrenza era molto alta.
Il ritorno in Olanda e le nuove sfide
Nel corso della sua intervista, Meulensteen ha spiegato le ragioni che lo hanno spinto a tornare in Olanda. Dopo un anno in Italia, il giocatore ha sentito il bisogno di tornare a casa, dove ha la possibilità di giocare con maggiore continuità e di essere un protagonista nel suo nuovo club. Ha descritto l’ambiente del Go Ahead Eagles come una “grande famiglia” e ha espresso la sua felicità per il ritorno. Ha dichiarato che il club vuole ottenere un risultato incredibile e che l’obiettivo è di arrivare tra i primi dieci in Eredivisie.
Le aspettative per il futuro
Le parole di Meulensteen mostrano un giocatore motivato e pronto a rimettersi in gioco. L’esperienza in Italia è stata preziosa per la sua maturazione, ma ora l’obiettivo è quello di mettere a frutto il bagaglio acquisito per fare la differenza nel suo nuovo club. La sua ambizione e la sua voglia di dimostrare il proprio valore sono un segnale positivo per il Go Ahead Eagles, che si è assicurato un giocatore con la mentalità giusta per affrontare le sfide della prossima stagione. Le sue parole:
«Il mio periodo alla Samporia è stato un po’ altalenante. È stato un periodo molto turbolento, con molti cambi di allenatore e una salvezza miracolosa. In un anno in Italia, ho vissuto tutto quello che si può vivere lì».
