2015

Mihajlovic: «La Sampdoria è stata ed è un’isola felice»

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Continua con i numeri di questa Sampdoria l’intervista al Mister che ai suoi ragazzi ha dato un 7,5 per questa prima metà di stagione: «Ho preso esempio dalle maestre del mio figlio più piccolo, che gli danno 9 perché non gli può dare 10 altrimenti non ha più stimoli. Alla mia squadra ho dato 7,5 ma si merita molto di più; cercando di migliorarsi sempre, perché penso che abbiamo ancora margini di miglioramento, ho dato questo voto».

MODULI – «Non c’è un modulo che ti fa vincere le partite, ma io cerco di fare un sistema di gioco che si adatta di più alle caratteristiche dei miei giocatori. Soriano, anche quando si giocava col 4-3-3, ha caratteristiche da interno da centrocampo, ma con i suoi movimenti in fase offensiva diventava 4-2-3-1 perché si infilava sempre dietro le spalle dei centrocampisti. Noi cerchiamo di non dare punti di riferimento, cerchiamo di fare molte rotazioni, interscambi tra terzini e centrocampisti per mettere in difficoltà gli avversari», ha detto Mihajlovic alla Domenica Sportiva.

MURIEL – «È un giocatore che ti può dare le stesse garanzie di Gabbiadini, perché può fare la prima punta ma anche la seconda punta e anche l’attaccante esterno nel 4-3-3. Adesso, a differenza di quando c’era Gabbiadini, non abbiamo la possibilità di variare molto il modulo durante la partita. Purtroppo il giocatore deve stare fuori per un altro mese; io sono convinto che Muriel con noi farà benissimo».

SETTIMANA PIENA – Prima l’Inter e poi il Palermo, una settimana impegnativa per Mihajlovic e i suoi ragazzi: «Salutare Mancini in campo? L’abbraccio non ci sarà perché io sarò squalificato e non scenderò in campo, ma prima o dopo ci sarà».

SAMPD’ORO –  Una Sampdoria che punta in alto, una Sampdoria da Champions: «Questo bisogna chiederlo al Presidente che tira fuori i soldi. Io faccio il mio lavoro e guardo ad ogni singola partita. Spero di arrivare fino a giugno e poi si vedrà. Non ho avuto piacere di conoscere Paolo Mantovani, ma con il figlio ho avuto e ho tutt’ora un ottimo rapporto. Tutti mi hanno detto che era un’isola felice, ma lo è tutt’oggi, perché tutti quelli che vengono fanno bene. Io spero di non arrivare a momenti di difficoltà, ma penso e spero che il nostro Presidente , nonostante sia poco esperto di calcio, sappia cosa fare anche in quei momenti in quanto il calcio non è fatto di soli momenti belli».

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