2015

Mirante: «Samp? La stima di Zenga è motivo d’orgoglio»

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Sono ore difficili per la città di Parma, l’ultima di tante città sparite dalla mappa del calcio professionistico nostrano, dopo il fallimento dichiarato alle 14 di ieri. Tante persone, oltre ai giocatori, hanno perso il lavoro e già da tanti mesi erano senza salario, una situazione veramente terribile.

Per tanti però ci sarà occasione di ricostruire una carriera, i calciatori del Parma ora sono ufficialmente liberi di trovarsi una nuova squadra: sono tanti i giocatori che dopo lo scoppio del caso hanno deciso di restare nonostante tutto e fra questi c’è anche Antonio Mirante, portiere al centro delle attenzioni blucerchiate, il piano B in caso la trattativa col Palermo per Viviano saltasse.

Ai microfoni di Radio Marte nella trasmissione Marte Sport Live l’estremo difensore ha parlato di tutta la situazione del club ducale, del possibile ritorno alla Samp e di quello che potrebbe essere nuovamente un suo compagno di squadra, Antonio Cassano: «Le colpe della situazione Parma sono sicuramente di chi gestiva la società. Ghirardi e Leonardi sono i principali responsabili di questa disfatta, ma da ieri il mio pensiero va a tutte quelle persone che lavoravano nel Parma da tantissimi anni e che ora saranno costretti a ripartire da zero. Non parlo ovviamente dei calciatori ma dei dipendenti. Mi auguro che ci sia qualcuno che, anche in Serie D, decida di ripartire da loro. Cassano? La sua è stata una scelta personale. Ad un certo punto della stagione ci siamo guardati negli occhi tutti e chi non era pronto a dare il massimo era libero di fare la propria scelta. La sua decisione è del tutto comprensibile».

In chiusura anche un commento sul possibile ritorno alla Samp: «Ricevere la stima di un grande portiere come Walter Zenga è motivo di orgoglio, però è ancora presto per parlarne. Da ieri cercavo di capire il futuro del Parma, adesso tocca pensare al mio».

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