Editoriale

Napoli è un passo falso che non cambia gli obiettivi

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Nessun allarme dal San Paolo: gli obiettivi non cambiano e il nostro campionato non si costruisce sui risultati contro Ancelotti

Quello di Napoli è stato un passo falso, così come lo era stato per gli azzurri quello a Genova. Risultati speculari, con i partenopei che sono riusciti a vendicarsi e a pareggiare i conti rispetto all’andata: nulla di grave, nessuna problematica e nessun passo indietro, a patto che però la Sampdoria di Giampaolo possa ripartire subito già domenica contro il Frosinone, come all’andata. Non è contro la squadra di Ancelotti, d’altronde, che passa il nostro cammino europeo e non è con le prime tre della classe che dobbiamo lottare per continuare a confermarci: i nostri avversari sono altri, sono quelli che stanno battagliando per trovare un posto in Europa, al sole.

E da quel punto di vista la classifica non ci ha danneggiato più di tanto, perché questa sconfitta sembra essere arrivata nel momento giusto, quando tutte le altre rallentano. Alle nostre spalle, d’altronde, la Fiorentina non ne ha approfittato, e nemmeno Milan e Roma, che per non farsi male hanno deciso di pareggiare una gara che doveva rilanciare entrambe, soprattutto i giallorossi. La distanza dei rossoneri è sempre a portata di mano, ad appena tre punti, il che significa essere a tre lunghezze appena dal quarto posto. Non ci appartiene quella posizione, perché non abbiamo la rosa adatta a competere per la Champions League, ma intanto dimostra come il treno sia ancora alla nostra portata. Roma, Lazio e Atalanta restano le squadre con le quali dobbiamo fortemente competere in questa ultima parte di campionato, cercando di non mollare il colpo e restare ben fissi sull’obiettivo.

Adesso Giampaolo dovrà imparare a fare affidamento su tutti gli effettivi, ma soprattutto dovrà scegliere bene gli uomini da schierare in campo. È d’altronde evidente che l’avvicendamento tra Defrel e Gabbiadini deve avvenire nel più breve tempo possibile, magari già col Frosinone, perché l’attaccante francese è solo il lontano parente di quello che era riuscito ad annullare il Napoli a settembre. Con l’attaccante di Calcinate, invece, potremmo andare a toglierci qualche soddisfazione in più: è vero che Defrel dà maggior profondità e velocità all’azione, ma dall’altro lato Gabbiadini ha un mancino che conosciamo benissimo e offre tantissime opportunità in più quando le squadre avversarie si chiudono in difesa. Inoltre l’intesa con Quagliarella è sembrata più soddisfacente con l’ex Napoli che con l’ex Roma. Dall’altro lato c’è da chiarire meglio la posizione di Jankto: la prestazione incolore del “San Paolo” fa riemergere un problema legato all’assenza di Praet. Troppo spesso diciamo che il belga non è incisivo, ma lo diventa nel momento in cui è assente, perché la sua non presenza in campo si accusa. Insomma, Giampaolo sa benissimo quali sono gli uomini fondamentali da schierare in campo, ma deve iniziare a farlo.

Adesso è davvero il momento in cui non c’è più da aspettare nessuno: non c’è più tempo per integrare i nuovi e bisogna metterli in campo, senza fretta e senza furia, ma semplicemente con l’onestà di capire che le migliorie, soprattutto con Gabbiadini, vanno sfruttate. Ora che siamo a febbraio e alla fine del campionato mancano tre mesi, dobbiamo avere la capacità di affondare il colpo e raggiungere il nostro obiettivo finale, che si chiama Europa League. O Europa più in generale. In questo mese ci aspettano tre importanti appuntamenti, di cui sulla carta due sono assolutamente alla nostra portata: quello più ostico sarà a “San Siro” il 17 febbraio contro l’Inter, ma se riuscissimo a sfruttare il momento negativo dei nerazzurri potremmo andare a dire la nostra con quella che all’improvviso potrebbe diventare un’avversaria diretta per la qualificazione europea. Crediamoci, tutti insieme, remando verso l’unico obiettivo concreto: il bene della nostra Sampdoria.

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