Gli Ex
Nicolini: «La Sampdoria deve giocare esclusivamente per salvarsi! Ci tengo a sottolineare che…»
Enrico Nicolini, ex giocatore della Sampdoria, ha esternato la propria riflessione in merito alla squadra doriana e al suo futuro. Le dichiarazioni
La Sampdoria è focalizzata esclusivamente sul prossimo impegno di Serie B, che vedrà i blucerchiati scendere in campo l’1 ottobre alle ore 20:30 contro il Catanzaro al Ferraris. Dopo un inizio complicato in campionato, i doriani sono determinati a rispondere con due partite casalinghe consecutive, contro il Catanzaro e il Pescara, rispettivamente mercoledì e domenica. L’obiettivo è conquistare punti fondamentali per risalire in classifica e ritrovare la giusta continuità di risultati.
Nel frattempo, è intervenuto su Telenord, durante il programma “Forever Samp“, l’ex difensore blucerchiato Enrico Nicolini. Egli ha offerto la sua analisi sulla situazione attuale della Samp e sulle sfide che attendono la squadra. Inoltre, ha commentato la settimana delicata per i blucerchiati, sottolineando l’importanza delle due gare interne, che potrebbero essere decisive per il morale del gruppo e per rilanciarsi nella corsa salvezza. Con il supporto del pubblico di casa, il Doria dovrà cercare di dare un segnale forte, puntando su una prestazione convincente contro due avversari di valore come Catanzaro e Pescara. Vi riportiamo le sue dichiarazioni:
SAMPDORIA – «La Sampdoria deve giocare esclusivamente per salvarsi. L’anno scorso, data una squadra grama, si parlava di miracolosi recuperi, playoff e anche di più. Quest’anno si parla di evitare le ultime cinque posizioni. Nelle ultime due partite, con gli stessi interpreti, la difesa ha dato l’idea di essere un po’ più compatta, meno vulnerabile. Il gol preso a Monza è stato un infortunio, ieri il bosniaco si è effettivamente fatto anticipare ma Moncini ci ha messo del suo. Davanti le cose le puoi migliorare solo aumentando la qualità, ma questo al momento te lo possono dare solo Pafundi e Cherubini. Ci tengo comunque a sottolineare che nel finale Donati ha sostituito attaccanti per attaccanti, anche aggiungendone, segno che nella sua squadra ha fiducia. Mi ricordo la partita di Cittadella dell’anno scorso, quando Sottil aveva sostituito Coda, unica punta, con Pedrola».
PARTITE – «E’ inutile fare i discorsi che adesso abbiamo due partite in casa, turnover eccetera. Pensiamo una partita per volta perché non siamo in grado di fare di più. La Sampdoria deve vincere, presto e il più possibile. Ma non possiamo pensare che dopo il Catanzaro arriva il Pescara. Pensiamo partita per partita. Poi sicuramente qualche giocatore, secondo me, lo cambierà, anche perché la Sampdoria giocatori insostituibili non ne ha. Ad esempio, con il Catanzaro penso che vedremo Coda. Dietro siamo contati e penso rimarremo quelli».
TENSIONE – «Se sei in questa posizione è per demerito tuo. I tifosi fischiano, contestano, i compagni si innervosiscono tra loro. È normale che ci sia della tensione, anche di più nei giocatori che sono chiaramente agonisti. Henderson, Abildgaard, Depaoli sono giocatori che si fanno continuamente ammonire, ma così condizionano la partita e viene meno la prestazione».
ROSA – «Mentre in difesa con i giocatori che hai puoi creare qualcosa con una buona organizzazione, davanti non abbiamo bomber, giocatori di qualità con la capacità di finalizzare. Siamo pieni di trequartisti, Coda è stato un giocatore straordinario ma è in declino e lo devi gestire. Cuni si impegna, ieri ha fatto il suo, ma la porta continua a vederla poco. Pafundi in questo contesto non può stare fuori. Nel calcio c’è una parola magica, fiducia. Se la senti riesce tutto, se non c’è, anche se hai tecnica e colpi, può non riuscire niente. In questo momento intorno a Pafundi c’è fiducia».