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I campioni del 91′ oggi: Pagliuca e Nuciari

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La Sampdoria dello scudetto. Qualsiasi tifoso blucerchiato che si rispetti sa a memoria la rosa dei campioni che contribuirono tutti assieme a scrivere una pagina della storia della Sampdoria. Tutti, titolari e riserve, anche chi ha visto il campo pochissimo, ha fatto la sua parte nella grande stagione di quella squadra, con Vujadin Boskov al timone e papà Paolo come presidente.

 

In quella stagione la Sampdoria totalizzò 51 punti, staccando il Milan a 46 appaiato con l’Inter pari punti. In quella stagione Vialli mise a segno 19 gol vincendo la classifica marcatori e in porta a difesa del fortino blucerchiato c’era Gianluca Pagliuca, che para l’imparabile. Alle sue spalle, vigile e pronto sempre a subentrare se necessario Giulio Nuciari: giocò Lecce – Sampdoria (1-0) e Sampdoria – Lazio (1-1).

 

Quando si spengono i riflettori sul campo c’è chi continua in questo mondo e chi decide di intraprendere altre strade, per Pagliuca e Nuciari c’è sempre il campo di gioco, in un ruolo diverso: far crescere i giovani portieri da un lato, allenare campioni già fatti dall’altro. Iniziamo proprio dal vice di Pagliuca: Nuciari. Finita la carriera inizia la seconda esperienza alla Sampdoria, come allenatore dei portieri. Da lì è una girandola di squadre: passa al Milan, poi al Cagliari e alla Ternana. Dal 2002 stringe un legame lavorativo con Roberto Mancini, all’epoca alla Lazio, poi lo segue all’Inter dove resta fino a che non subentra Mourinho. A quel punto passa alla Fiorentina, sempre nel medesimo ruolo, mentre sulla panchina siede Mihajlovic. Quando la Viola passerà a Delio Rossi e sarà esonerato ne diverrà allenatore in seconda. Dopo l’esperienza a Firenze torna di nuovo a Milano, sponda Inter, nello staff di Roberto Mancini. In mancanza di un allenatore in seconda, allena l’Inter nella gara del 27 novembre vinta 2-1 col Dnipro a San Siro, decisiva per la qualificazione al turno successivo. Attualmente è il vice di Mancini.

 

Gianluca Pagliuca, la saracinesca blucerchiata in quella stagione manca solo due partite poi è sempre pronto a parare l’imparabile e a salvare la porta blucerchiata. Dopo il ritiro ha intrapreso la carriera di opinionista e commentatore sportivo per alcune emittenti televisive e nel 2009 ha conseguito il patentino di allenatore. Nella stagione 2014/2015 ha allenato i giovanissimi nazionali del Bologna. È la sua prima esperienza da allenatore e i risultati sono più che otti, come lui stesso afferma, nel mese di giugno in occasione del Final Eight: «Non me lo sarei mai aspettato, perché qualche anno fa non avevo lo spirito o la voglia di allenare, ma mi hanno proposto questa occasione e cerco di sfruttarla per far migliorare questi ragazzi che hanno delle buonissime individualità». Attualmente è il responsabile dei portieri del settore giovanile del club felsineo.

 

 

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