2015

Pagelle Udinese-Samp 1-4: super Acquah, Soriano goleador

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Viviano 6 – Valuta male il destro di Guillherme nel primo tempo, ma corre pochi pericoli, sui quali per altro non potrebbe far molto. Alla fine gli va bene. Peccato per il gol di Di Natale, ma sul rigore concesso all’Udinese abbiamo più di un dubbio.

Wszolek 6.5 – Scarpone, sfigato, scarso, incapace, non adatto alla Serie A. Al polacco gliene hanno dette di tutti i colori in questi mesi. Un po’ a ragione (il ragazzo deve migliorare in ogni caso), un po’ a torto. Ha giocato fuori posizione per tutto l’anno, si sta reinventando. Ci vuole la giusta pazienza e la giusta prospettiva: non è un fenomeno, ma il suo impegno non è mai mancato. E chissà che la progressione con cui regala l’1-0 a Soriano non venga ricordata dal 31 maggio in poi… (dal 29′ s.t. Cacciatore s.v. – Positivo il suo ritorno in campo: servirà anche lui per questo finale di campionato).

Muñoz 6 – L’avversario non è dei più probanti, specie nel primo tempo: Geijo è sostanzialmente fermo (eppure ha segnato l’unico gol in A proprio contro di noi all’andata…). Chissà se potrà rendersi utile in questa Samp nelle ultime tre giornate.

Silvestre 7 – Va bene che è una partita tranquilla, ma le palle vaganti in area sono tute sue. Impressionante come in stacco aereo non lo possa battere quasi nessuno.

Regini 6.5 – Rischia ogni tanto con Widmer, ma tutto sommato regge. Sopratutto si mostra più propositivo del solito in fase offensiva (dal 35′ s.t. Coda s.v. – Altro ritorno da ex, ma per lui nessun fischio. Giusto un giallo all’ultimo secondo).

Acquah 7.5 – Rischia con un contatto in area blucerchiata su Koné, ma l’arbitro non segnala nulla. Primo tempo buono, nel secondo dilaga manco fosse Patrick Vieira. Incontra un avversario morbido come l’Udinese ormai salva, ma la prestazione è la migliore da quando è arrivato alla Samp. La corona con un gol e l’abbraccio del suo massimo consigliere, Samuel Eto’o.

Palombo 6 – Gioca con abnegazione e ordine contro uno della sua stessa scuola, ovvero Pinzi. Peccato che nel finale regali il pallone che porta al rigore dell’1-3.

Duncan 7 – Molto attivo in fase offensiva, deve riscattarsi dopo qualche prestazione deludente. Gioca bene, ma il 2-0 mancato a porta aperta al 55′ pesa un po’ sulla sua prestazione. Rimango convinto che il ragazzo si farà giocando sempre più: il gol del 4-1 lo dimostra. Tuttavia, se Mihajlovic verso l’80’ su un contrasto mancato gli urla: «Alfred, ti devi svegliare! C…!», qualche motivo ci sarà.

Soriano 7 – In campo trotterella con la sua solita dinamicità, ma manca qualcosa. Quel qualcosa lo rimedia con una doppietta niente male. Speriamo che pesi tanto a fine campionato.

Muriel 6 – Il grande ex è fischiato dall’inizio alla fine: ogni volta che tocca palla è un turbinio di fischi. Lui mostra cattiveria in alcuni contrasti, ma sotto porta non è la stessa cosa. Ci sono un paio di spunti, ma onestamente le due occasioni mancate al 55′ sono frutto di poca concretezza. Meno male che nel finale regala l’assist per il 4-1 di Duncan.

Eto’o 6 – Ha un paio di occasioni e si muove molto, ma alla fine un infortunio lo deve costringere a uscire. Il gol purtroppo continua a latitare (dal 10′ s.t. Djordjevic 6 – Entra nel momento più importante della stagione. Qualcuno l’avrà vista come una follia, invece il montenegrino serve l’assist del 2-0 e si fa vedere molto. Peccato per le due occasioni sprecate, ma sono errori di gioventù. Non pesano sul risultato finale e come tali, quindi, vanno perdonati).

Udinese (4-3-1-2):
Karnezis 6; Widmer 6, Danilo 5, Domizzi 5.5, Piris 4.5; Pinzi 5.5, Hallberg 5 (dal 26′ s.t. Herthaux s.v.), Koné 5.5 (dal 10′ s.t. Aguirre 4.5); Guillherme 5; Geijo 5 (dal 1′ s.t. Thereau 6), Di Natale 5.5.

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