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Pagellone 2016/17 – Matias Silvestre: il principe della difesa

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Pagellone 2016/17 – Matias Silvestre, una stagione da incorniciare al centro della difesa blucerchiata: sicurezza, esperienza e tanta grinta

La scorsa stagione, in cui la Sampdoria lottò fino alla fine per salvarsi contro Carpi e Frosinone riuscendo a battere la concorrenza degli emiliani e dei ciociari solo nelle ultimissime giornate di campionato, molti tifosi blucerchiati si chiedevano che fine avesse fatto Matias Silvestre, o meglio, il Matias Silvestre ammirato l’anno precedente. il difensore arcigno e roccioso che con Mihajlovic aveva riscoperto le proprie qualità dopo le sfortunate stagioni vissute fra le due sponde di Milano, sotto la gestione di Zenga e – soprattutto – di Montella sembrava essere stato completamente coinvolto nell’involuzione tecnica e caratteriale della squadra, tanto che più di una volta l’Aeroplanino, nei suoi mesi di permanenza sulla panchina blucerchiata, aveva rinunciato al centrale argentino. A fronte di una stagione deludente, era lecito dunque domandarsi se Silvestre potesse fare ancora parte del progetto tecnico doriano per questa stagione: a fugare i dubbi ci ha pensato però mister Giampaolo, che, sin dall’inizio della sua avventura a Genova, ha deciso di puntare fortemente sul difensore trentaduenne.

SICUREZZA – I fatti, in fin dei conti, hanno dato ragione al mister di Bellinzona: Silvestre non solo ha giocato una stagione di alto livello, ma ha contribuito a riportare serenità e sicurezza nel pacchetto arretrato blucerchiato, che lo scorso anno aveva fatto acqua da tutte le parti. Non solo: come avvenuto nella stagione 2014/15 con Romagnoli, l’ex Inter è stato anche un validissimo aiuto per Skriniar, suo fedele compagno di reparto che, a dispetto di un inizio di stagione poco incoraggiante dovuto ad errori tecnici, è poi cresciuto esponenzialmente nel corso della stagione grazie alla vicinanza e ai consigli dell’argentino. Silvestre è stato uno dei fedelissimi di mister Giampaolo, che mai ha voluto rinunciare alla sua presenza fisica e al suo carisma in campo: il centrale classe ’84 ha collezionato ben 36 presenze in campionato e due in Coppa Italia, per un totale di 3391′ giocati. Eccezion fatta per la gara giocata a Verona contro il Chievo – problemi fisici -, la partita di Napoli – espulsione al 61′ – e la partita interna con l’Empoli – squalifica -, il difensore ha giocato tutte le partite dall’inizio alla fine, segno che, oltre della stima di mister Giampaolo, Silvestre ha dimostrato anche grande tenuta fisica. In sintesi, si può dire che per il numero 26 quello appena concluso sia stato un campionato di altissimo profilo. Inutile dire che, finché Silvestre continuerà su questa falsariga, la porta della Sampdoria sarà più sicura.

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