Pagliuca: «Fiorillo-Da Costa, coppia da tenere. Romero non mi piace» - Samp News 24
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2014

Pagliuca: «Fiorillo-Da Costa, coppia da tenere. Romero non mi piace»

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Grande ex portiere blucerchiato, lo chiamavano The Wall, perché era insuperabile tra i pali ed è stato fondamentale nella conquista del primo e unico scudetto blucerchiato. Gianluca Pagliuca ha voluto commentare la stagione appena conclusa della Sampdoria: «Non ho visto tutte le partite, ma la Samp è nel mio cuore. Mihajlovic ha fatto un buon lavoro. L’ho incrociato sui campi di A per 15 anni, era un avversario molto temibile, grintoso come lo è adesso in panchina. Per il futuro della Samp è importante che sia rimasto».

FIORILLO – Se si parla di futuro, la questione del portiere diventa fondamentale. Ci si chiede quale sia il parere di Pagliuca su Fiorillo, che ha giocato le ultime gare di campionato: «Ha fatto buone partite e belle parate. Ha sbagliato solo col Napoli, ma è un bravo portiere: ha qualità e lo vedo maturato – commenta Pagliuca a “Il Secolo XIX” – Certo, con i giovani qualche rischio lo corri, devi mettere in conto degli errori, salvo che uno non ti faccia una stagione strepitosa come Perin». Qualche esitazione l’aveva avuta pure Fiorillo a inizio carriera: «E’ la conferma di quello che dico. Se punti su un portiere, poi ci devi puntare e basta, senza farti condizionare dalla singola partita, senza pensare all’età».

LA COPPIA E L’ESCLUSO – Sul futuro, quindi…: «...quindi confermerei Fiorillo. Deve trovare continuità, ma ha fisico e personalità, mi piace. E terrei anche Da Costa: per me ha fatto bene. Ha fatto qualche errore, ma ne fanno tutti i portieri. Per me i portieri non sono l’anello debole della Samp». Ci sarebbe anche un Romero di ritorno dal Principato, anche se l’argentino sarà prima impegnato al Mondiale: «Beh, è da vedere se sarà titolare. Se facesse un buon Mondiale, la Samp si ritroverebbe un portiere in più, ma non mi fa impazzire. Non mi piace tanto, anche se ogni anno è diverso».

ALTERNATIVE – Su Fiorillo, c’è da dire che al Ferraris forse fa più fatica a causa della sua fede blucerchiata: «Se uno è bravo è bravo, ma giocare nella tua città è più difficile. Me ne sono accorto quando giocavo a Bologna: ti aspettano col fucile puntato – racconta l’ex portiere della Samp – Ho giocato con big come Samp e Inter, ma a Bologna avevo più pressioni. Però in casa o in trasferta è lo stesso, perché se sbagli non ti perdonano». Senza la conferma di Fiorillo, ci si chiede su chi punterebbe Pagliuca: «Non esprimo preferenze, ma i nomi che girano adesso sono affidabili. Brkic è solido, stava giocando bene, poi si è fatto male ed è esploso Scuffet. Anche Viviano ha pagato un infortunio al ginocchio. E’ finito a fare il terzo all’Arsenal, ma le doti ci sono. Bardi è un giovane di qualità e di sicuro valore».

RINFORZI E CENTRAVANTI – Al di là del portiere, la Samp dovrebbe forse intervenire anche da altre parti del campo: «La squadra va già abbastanza bene. Forse serve un rinforzo a centrocampo: Palombo ha fatto bene, ma non è più un ragazzino. E poi una prima punta. Quagliarella andrebbe bene, ma forse costa troppo». Ci sarebbe Gabbiadini in rampa di lancio per il ruolo di centravanti: «E’ forte. L’ho seguito quando era al Bologna, giocava esterno e segnò anche un bel po’ di gol. Se fossi nella Juve gli farei fare un altro campionato alla Samp, gli farebbe bene».

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