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Panchina Sampdoria: il retroscena sul no di De Rossi, Pecchia e Vanoli. La ricostruzione
Panchina Sampdoria: ricostruito il retroscena sui no di De Rossi, Pecchia e Vanoli prima di virare su Foti. I dettagli
La decisione della Sampdoria di affidare la panchina a Salvatore Foti è arrivata solo dopo un intenso lavoro di scouting e trattative, segnate da alcuni rifiuti eccellenti. Lo svela Il Secolo XIX, ricostruendo la frenetica giornata che ha portato alla nomina del nuovo tecnico.
Ieri mattina, un summit cruciale ha visto protagonisti il presidente Fredberg e il direttore sportivo Andrea Mancini. Il vertice ha dato il via ufficiale alla ricerca del sostituto di Massimo Donati, esonerato dopo la sconfitta contro la Virtus Entella. La lista dei candidati, tuttavia, si è subito accorciata.
Tre rifiuti pesanti: De Rossi, Vanoli e Pecchia
I blucerchiati hanno incassato tre rapidi “no” con motivazioni differenti, a testimonianza di quanto sia complessa la panchina del Doria in questo momento.
Il primo a essere contattato, e a declinare l’offerta, è stato Daniele De Rossi, ex capitano della Roma e tecnico giovane con ambizioni chiare. Subito dopo, la Samp ha tentato di convincere Paolo Vanoli, allenatore reduce da buone esperienze e noto per il suo pragmatismo. Infine, un “no” è arrivato anche da Fabio Pecchia, tecnico di esperienza e artefice di promozioni importanti.
Ritorno di fiamma: Foti convince la dirigenza
Di fronte a questi ostacoli, Andrea Mancini, supportato dal coordinatore dell’area tecnica Invernizzi, ha deciso di virare su un nome già valutato in passato. Il pensiero del DS è tornato su Salvatore Foti, che era già entrato nella rosa dei candidati a giugno. A quel punto, l’operazione è decollata rapidamente.
Mancini si è subito messo al lavoro, contattando l’agente del tecnico, Paolo Busardò. L’intesa di massima è stata trovata in breve tempo con Fredberg e il DS, sigillando di fatto l’accordo. La scelta finale di Foti, dunque, pur essendo un ritorno di fiamma, è stata dettata dalla necessità di trovare un profilo che unisse la conoscenza dell’ambiente blucerchiato e la voglia di mettersi in gioco immediatamente, portando entusiasmo e nuove idee per risalire la china della classifica.
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