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Pedro Pereira: «Non potevo dire no alla Sampdoria»

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Pedro Pereira parla della possibilità avuta in estate di tornare al Benfica e di come due anni fa non abbia potuto proprio rifiutare la chiamata della Sampdoria

Sampdoria e Benfica la scorsa estate avevano parlato di Pedro Pereira: non è una novità. Adesso però a parlare è il diretto interessato, il terzino portoghese che in questo avvio di campionato non ha ancora trovato molto spazio. Quasi sul gong finale del calciomercato estivo, il presidente dei lusitani si mosse in prima persona per arrivare a Genova e trattare il calciatore con la Sampdoria: «Sono stato molto contento di vedere che il mio lavoro è stato apprezzato, ma ho mantenuto la concentrazione. Sono un giocatore professionista della Sampdoria. Non è successo, pazienza», ha affermato Pereira ai microfoni di O Jogo.

La trattativa pare non si sia concretizzata per ragioni economiche, ma su questo punto Pereira glissa: «Non ho parlato con il Benfica, la questione è stata trattata con il mio agente. Ha mediato tra i club, ma non è stato trovato un accordo», prosegue il giocatore. «Sono un giocatore della Sampdoria. Quello che posso dire è che sono stato 8 anni nel club e sono orgoglioso per l’interesse manifestato. Il Benfica sarà sempre il mio club in Portogallo, sono orgoglioso di aver fatto parte della squadra, ma il rapporto non è proseguito». Il sogno di Pedro però è uno solo: il primo amore non si scorda mai: «Il mio grande sogno è sempre stato quello di raggiungere la prima squadra. Al Benfica ho imparato molto di quello che so e dove sono cresciuto come persona. Sarò sempre grato al club. Ma a volte dobbiamo seguire altre strade».

Una prima squadra molto difficile da raggiungere, in quel periodo: ecco quindi la scelta di giocare per la Sampdoria: «Negli anni in cui sono stato al Benfica, ho visto grandi giocatori non scendere mai in campo e per noi giovani è difficile. A quel tempo era quasi impossibile raggiungere la prima squadra, quindi ero alla ricerca di opportunità. Sono molto ambizioso. Decisi di lasciare: quando arrivò la Sampdoria con la possibilità di giocare la prima fase di un campionato come quello italiano, non potei rifiutare. Ma sono contento che adesso il Benfica dia la possibilità anche ai giovani. Al centro del progetto ci sono molti giocatori di qualità che se impiegati al meglio diventeranno grandi». In chiusura, secondo il calciatore della Sampdoria, difficilmente il Benfica si farà di nuovo avanti per lui: «Non lo so, ma sembra improbabile, perché non ho giocato molto. La scorsa stagione ho passato un lungo periodo senza giocare e mi ha fatto male, ho perso il ritmo. Mi sto riprendendo».

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