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Poulsen dimentica la Samp: «Non avrei dovuto trasferirmi a Genova»

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Simon Poulsen ricorda il periodo passato alla Sampdoria: «Volevo provare un nuovo campionato, ma tornando indietro non firmerei»

Simon Poulsen è stato una delle meteore transitate da Genova negli anni più recenti. Arrivato alla Sampdoria nell’agosto del 2012 dopo essersi svincolato dall’AZ Alkmaar, il terzino sinistro danese non riuscì ad imporsi nella rosa blucerchiata, nè sotto la gestione Ferrara nè sotto quella di Delio Rossi. Del suo periodo professionalmente poco felice in Liguria ha parlato proprio il difensore classe ’84 a Bold.dk: «Erano molte le squadre interessate a me quell’estate: Aston Villa, Dortmund, Gladbach, Leverkusen, Wolfsburg, Juventus e Napoli, Rangers, Ajax. Con alcune di queste ci furono colloqui concreti, parlammo seriamente ma non si giunse ad un accordo. Poi decisi di trasferirmi, a parametro zero, alla Sampdoria: in quell’anno e mezzo non ho avuto molto successo. Non mi pento delle scelte che ho fatto, bisogna imparare a conviverci: però se tornassi indietro non firmerei con la Samp: fu un passo indietro. L’idea però era buona, perché i blucerchiati dovevano giocare con un 3-5-2 offensivo, ero ad un certo punto della carriera in cui ho voluto provare qualcosa di diverso, un nuovo campionato: dunque la Samp era una scelta ovvia. Purtroppo Ferrara fu licenziato subito e il nuovo allenatore, Rossi, non giocava con uno schema offensivo ma con quattro difensori che dovevano stare vicini. Non è stato facile, ma non boccio la scelta, perché quando avevo deciso di trasferirmi le condizioni erano buone».

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