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Prestiti flop e Giampaolo dice no: la colpa non è della Sampdoria

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Tre “prestiti flop” per la Sampdoria: Giampaolo esclude Ivan, Ponce e Palumbo. Ma la colpa di chi é?

Partita nel primo pomeriggio per il ritiro di Ponte di Legno, la Sampdoria ha lasciato a Genova tre giocatori dalla lista dei convocati. David Ivan, Andrès Ponce e Antonio Palumbo sono gli esclusi da mister Giampaolo per questa fase pre-campionato: niente influenze o infortuni dell’ultimo minuto, ma pura scelta tecnica. Già, perché i tre – la scorsa stagione sparpagliati in prestito fra Italia e Svizzera – non sono tornati con molta esperienza o minuti nella gambe in più rispetto a prima. Nel caso di Ivan, un infortunio lo ha costretto a stare fermo per ben 4 mesi e ha quindi compromesso la sua “promozione” una volta tornato da Bari alla base blucerchiata; discorso diverso per Ponce, che – dopo un esordio col botto in Coppa di Svizzera – non è riuscito a ritagliarsi spazio tra le fila del Lugano, collezionando solo 8 presenze in campionato e neanche una rete. Anche chi sulla carta sembrava più avvantaggiato, come Palumbo, alla fine ha dovuto rinunciare alla maglia della Sampdoria: 18 presenze con la Ternana in Serie B sono un buon bottino per un ragazzo di vent’anni, che ha dovuto però cedere il posto a Ledesma in quasi tutto il girone di ritorno, perdendo di fatto il biglietto per il pullman diretto a Ponte di Legno. Tre “prestiti flop”, insomma, in cui la Sampdoria c’entra poco e niente.

PRESTITI FLOP, LA COLPA DI CHI E’? – Questi tre giocatori hanno mancato l’obiettivo che si erano prefissati: conquistare o riconquistare un posto nella rosa di mister Giampaolo. La colpa non è certo attribuibile alla Sampdoria, che la scorsa estate aveva optato comprensibilmente per girarli in prestito al fine di far fare loro “le ossa” e accumulare minutaggio che a Genova avrebbero difficilmente trovato. Parte della responsabilità del loro fallimento – se così si può chiamare – è delle società che hanno deciso di accoglierli e che avevano garantito alla Sampdoria spazio per i suoi giovani. Parte della responsabilità è ovviamente anche dei giocatori stessi, che, eccetto Ivan, si sono dimostrati non ancora abbastanza maturi per guadagnarsi la permanenza a Genova. Se c’è chi è rimasto fuori dai convocati, ci sono anche alcuni esempi che fanno ben sperare: i prestiti di Torreira – nelle scorse stagioni -, di Verre o di Capezzi quest’anno si sono rivelati azzeccati e hanno portato i frutti sperati. A differenza di Ivan, Ponce e Palumbo, chi ha ricevuto un trattamento diverso è stato Federico Bonazzoli: l’attaccante classe ’97, reduce da una brutta stagione al Brescia, ha invece ottenuto la fiducia incondizionata di Marco Giampaolo e verrà messo alla prova in queste settimane. Chissà che anche lui, al termine del ritiro, non rischi di rimanere fuori ed essere girato nuovamente in prestito.

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