2015

Preziosi: «Licenza Uefa? Me ne scuso, non accadrà più»

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Direttamente dal ritiro del Genoa di Giampiero Gasperini ha parlato il numero uno della società rossoblu, Enrico Preziosi. Il presidente della squadra rivale storica della Sampdoria ha toccato tante tematiche, partendo col calciomercato estivo in corso e concludendo con il feeling che da anni lo lega all’ex tecnico nerazurro. Tra le tante parole rilasciate dal massimo vertice societario alcune riguardano sia direttamente che indirettamente un altro club genovese, quello di Massimo Ferrero. 

 

I colori blucerchiati si riscontrano in due parti dell’intervista fiume rilasciata del patron avellinese: nel passaggio incentrato sul mancato approdo all’Europa League e nell’elogio alle prestazioni di Perin e compagni nella stagione da poco terminata. A proposito dell’assenza del documento valido per partecipare alle competizioni europee, ovvero la celeberrima Licenza Uefa, Enrico Preziosi ha dichiarato: «So che è una bella ferita e me ne scuso. Ho dato i premi ai giocatori per l’Europa League, avrei potuto pure non darli. Non posso scusarmi tutta la vita, non accadrà più; comunque i tifosi devono rimanere tifosi come i presidenti devono fare i presidenti». Parole colme di rammarico per la non curanza di diversi aspetti economici che non hanno permesso al grifone di raggiungere un traguardo insperato ad agosto scorso. 

 

Se il riferimento alla Samp nelle precedenti dichiarazioni è implicito, il presidente rossoblu menziona direttamente la società nel prosieguo delle affermazioni. Infatti nel ritaglio dedicato ai progetti per la nuova annata calcistica, ormai pronta a ricominciare, le parole dell’intervistato sono indirizzate al posizionameno ottenuto dalla propria formazione nell’ultima Serie A a discapito di quella doriana: «Vorrei partire questo campionato con qualcosa che ci siamo lasciati alle spalle, anche se è stato un cammino bellissimo che ci ha visto arrivare davanti alla Sampdoria». Una piccola sfida lanciata, dunque, dall’altra metà di Genova. Chissà che Massimo Ferrero non risponda con la consueta ironia romana alla piccola provocazione del rossoblu. 

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