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Puggioni: «Il rigore? Ringrazio i tifosi dietro di me»

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L’emozione fortissima di Puggioni al momento del rigore parato a Mchedlidze: il pubblico alle sue spalle lo ha aiutato a respingere quel pallone e questo ha contribuito a mantenere il risultato sul pareggio

La Sampdoria sale a quota 24 punti in classifica grazie al pareggio, maturato tra le mura dello stadio Luigi Ferraris, con il risultato di 0-0 contro l’Empoli: nessun pallone nel sacco da raccogliere per i portieri, anche perchè Christian Puggioni chiude la possibilità a Mchedlidze di andare in gol realizzando il penalty. Il rigore nasce da un intervento sull’attaccante da parte di Angelo Palombo, oggi schierato al centro della difesa per l’assenza di Silvestre. Un paio di gol mangiati da Muriel e quel pallone tolto dalla difesa dell’Empoli dalla linea di porta sono le occasioni mancate dai blucerchiati che ora devono affrontare la partita di Coppa Italia contro la Roma. Cambi classici per Giampaolo che ha tolto Praet, per un colpo subito durante il secondo tempo, inserendo Bruno Fernandes e poi staffetta tra Muriel e Quagliarella, fresco di rinnovo. Migliore in campo resta comunque l’estremo difensore blucerchiato che di fatto porta a casa il punto respingendo il tiro dell’attaccante dell’Empoli dal dischetto.
PUGGIONI E IL RIGORE PARATO SOTTO LA SUD – Intervenuto ai microfoni della zona mista l’autore della parata sul calcio di rigore, Christian Puggioni, commenta la gara giocata davanti al pubblico di casa: «Parare un rigore sotto la Sud è stata un’emozione indescrivibile. Era importante tenere la partita in equilibrio, c’è mancato un pizzico di fortuna per sbloccare la gara. Mchedlidze non gioca sempre e non avevamo molto materiale per studiarlo, ma un po’ l’esperienza, un po’ osservare la postura del corpo mi hanno aiutato. Sono stato fortunato ad impattare bene il pallone, grazie anche ai nostri tifosi si sono sentiti dietro la mia porta. Dedico questa parata ai miei figli. L’Empoli? È una squadra solida con grande organizzazione: oggi era fondamentale prevedere le loro giocate sui nostri punti deboli e capire in anticipo le loro mosse. Con un pochino di fortuna avremmo portato a casa tre punti in una partita non bella».

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