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Quagliarella – The Untold Truth: tutte le dichiarazioni dei protagonisti

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Quagliarella – The Untold Truth: in anteprima il docufilm dedicato al capitano della Sampdoria. La diretta dell’evento – FOTO E VIDEO

Oggi, lunedì 25 ottobre, c’è stato il lancio di Quagliarella – The Untold Truth, il docufilm dedicato alla vita del capitano della Sampdoria e prodotto da Mola TV. La première è andata in scena presso la Sala Grecale dei Magazzini del Cotone di Genova alla presenza dell’Executive Producer di Mola TV, Mirwan Suwarso, e dell’intera squadra blucerchiata.

La proiezione è stata preceduta da un red carpet e da un breve confronto moderato tra i protagonisti dell’instant movie. Tutto l’evento raccontato da sampnews24.com.


PRIMI ARRIVI – Cominciano ad arrivare ai Magazzini del Cotone i primi ospiti dell’evento: si parte con i giocatori della Sampdoria e compagni di squadra di Quagliarella: Riccardo Ciervo, Maya Yoshida, Bartosz Bereszynski, Wladimiro Falcone, Adrien Silva. Dopo i compagni di squadra che stanno arrivando alla spicciolata ecco mister Roberto D’Aversa.

SQUADRA E OSPITI DENTRO I MAGAZZINI DEL COTONE – Momento di scatti per Quagliarella e per i tanti ospiti presenti a questa prima: i compagni blucerchiati e non solo. Da Leonardo Bonucci alla compagna Debora Salvalaggio, passando per il direttore sportivo Daniele Faggiano.

IL CREATORE D’ONOFRIO – «La carriera di Fabio ha un arco narrativo molto interessante. Fabio è capitano della Sampdoria, ha vinto tanto, è un calciatore di tutti. Queste cose vanno ad incrociarsi con la vicenda che ha vissuto e con il materiale umane. Una storia universale perché Fabio è un ragazzo universale. Anche la sua famiglia è stata fondamentale, sia nella sua storia che in questo progetto. Ad una riunione c’era anche Vittorio, il papà di Fabio. Dai suoi sguardi ho capito che potevamo fare cose più profonde».

QUAGLIARELLA – «Avevo questa particolarità della mia vita per cui faccio fatica a parlarne, riaprire quella voragine non è stato facile. In primis ho detto poi vediamo. Dopo, con il passare del tempo mi sono fidato di Goffredo e della sua troupe, mi sono aperto io e si è aperta la mia famiglia. Il documentario dura un’ora e mezza ma secondo me si poteva fare anche di più. Sono molto contento, ringrazio Mola per aver creduto in questa cosa. Non ci nascondiamo, viviamo di emozioni, credo che sia bello, una cosa diversa. Una cosa che mi porto dietro è quella che non posso quasi mai esultare. Ho fatto la mia scelta».

ANTONIO CONTE – «Un grandissimo abbraccio. Mi dispiace non essere presente. Un bellissimo riconoscimento ampiamente meritato. Abbiamo vinto insieme ed è stato un piacere essere il tuo allenatore. Ricordo il tuo modo di essere. Continua a giocare e ti auguro il meglio. Complimenti».

GIGI BUFFON«Mi dispiace non esserci ma sono felice di ciò che hai fatto. Abbiamo condiviso molte soddisfazioni. Tu hai saputo affrontare la sofferenza con grande solidità. Penso che il tuo esempio potrà essere d’aiuto a tante persone che stanno vivendo le tue sensazione».

CLAUDIO RANIERI – «Come calciatore ti conoscono tutti. Io posso solo dire che ho conosciuto una grande persona, brava, sincera, leale. Ti auguro tanto successo. Un abbraccio».

DE SILVESTRI«Super bello giocare con te, ti faccio i complimenti per la tua super carriera e ti abbraccio forte».

SORIANO«Per me è stato un grande onore essere un tuo compagno di squadra. Ti voglio bene».

PIRLO«Ciao Fabio, non posso essere lì con te, ti faccio un grosso in bocca al lupo e spero vada bene il documentario».

VIVIANO«Ciao Fabietto, ti mando questo messaggio dalla Turchia. Ti voglio mandare un grande abbraccio. Io so quanto ci tenevi e so, uno dei pochi, quello che hai passato sin dall’inizio. Sono contento che tutti possano sapere la persona che sei. Sei uno dei pochi amici che penso di avere nel calcio. Ti verrò a salutare appena possibile. Forza Samp».

TORTU«Mi dispiace non essere lì ma spero ci sia presto l’occasione di rivederci domani ma, in ogni caso, ogni domenica ti tiferò come sempre. Un grande abbraccio».

QUAGLIARELLA BONUCCI – Quagliarella: «Sono stato in camera con lui quattro anni, ora ci ridiamo sopra ma in quei quattro anni ha subito silenzi perché per me era un periodo non semplice. Era lì a sopportarmi. Lo ringrazio per essere qui dopo una partita difficile come quella di ieri. Un segno del fatto che ci vogliamo bene». Bonucci: «Ho capito tanto dopo quei suoi silenzi. Un esempio dentro e fuori dal calcio. Nei suoi silenzi trasmetteva comunque dei valori importanti trasmessi dalla famiglia. Poi era uno dei primi a ridere e a scherzare per sdrammatizzare. Per me è stato un compagno di vita e di spogliatoio importante. Anche grazie a lui sono migliorato. Quando ci incontriamo per me non è facile perché non ho un avversario davanti ma un amico. Questo vecchietto qua è veramente forte in tutto. Quando giochiamo contro mi fa ridere perché ne ha per tutti».

FRANCESCA MANTOVANI con MARCELLO LIPPI«Sei il nostro e il mio grande capitano, lo sai. Oggi è un’occasione speciale. Non riusciremo ad essere presenti. Siamo presenti con il cuore».

GIAMPAOLO«Ciao Fabio, mi dispiace moltissimo non aver potuto partecipare all’evento che racconta la straordinaria carriera dell’uomo che sei stato e che sei. Ho avuto il piacere di allenarti quando avevi vent’anni per poi ritrovarti dopo quando ti eri già consacrato. Tu mi hai saputo emozionare e hai migliorato le nostre proposte di lavoro. Sei stato d’esempio per i tuoi compagni. Io ricordo quando riguardavamo i videoclip con le tue prodezze, con la tua tecnica e il tuo altruismo. Dicevo sempre se lo fa Fabio lo possono fare anche gli altri. C’ero al tuo primo gol in Serie A e anche al tuo centesimo gol. Ci sarò anche al duecentesimo. Lo festeggeremo insieme».

QUAGLIARELLA COMMOSSO«Grazie veramente. Scusate. Come dicevo prima, quando poi ripercorri tutte le tappe della carriera ti fa emozionare. Ripensi ai compagni di squadra che tante volte subiscono anche il mio essere introverso. Mi dispiace non aver dato in determinati momenti la mia parte spiritosa. Mi spiace per la famiglia».

QUAGLIARELLA SULLA SAMPDORIA E SULLE SCUSE DEI TIFOSI DEL NAPOLI – «Il mio ritorno a Genova è combaciato con la chiusura di questa vicenda, non potevo che stare in un posto così bello. I tifosi mi hanno fatto sentire a mio agio e sono contentissimo che questa storia sia finita. Ho dato il meglio di me con questa maglia. Loro mi hanno fatto sempre sentire uno di loro, uno di famiglia. Di questo li ringrazio di cuore. Scuse dei napoletani? Per me le scuse dei tifosi, anche se non dovevano chiedere scusa perchè non sapevano, sono state uno dei momenti più belli della mia vita, a livello umano, non tanto professionale».

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