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Razzismo, caso Koulibaly: «Daspo e rischio reclusione per chi lo ha insultato»

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Domenico Messina, dirigente della DIGOS di Firenze, ha parlato a Radio Punto Nuovo del tifoso razzista che ha insultato Koulibaly

Domenico Messina, dirigente della DIGOS di Firenze, ha parlato a Radio Punto Nuovo del tifoso razzista che ha insultato Kalidou Koulibaly in Fiorentina-Napoli.

INDIVIDUAZIONE – «Siamo riusciti a individuarlo grazie alle telecamere presenti all’interno dello stadio Franchi. Tramite le immagini, abbiamo notato dei gruppi di persone sul parterre della curva che alzavano il braccio a mo’ di protesta verso il calciatore napoletano, che in quel momento stava rilasciando l’intervista flash del post-partita. Per individuare con precisione l’individuo, abbiamo chiesto la collaborazione di DAZN, che ci ha fornito le sue riprese e, attraverso il confronto tra le telecamere dello stadio e quelle di DAZN, abbiamo trovato il colpevole degli insulti a Koulibaly. Inoltre, è stata fondamentale la testimonianza di un responsabile della sicurezza della Fiorentina che era vicino a Koulibaly al momento dell’intervista. Successivamente abbiamo fatto un raffronto con tutte le persone che sono entrate in curva e questo ci ha permesso di denunciarlo alla Procura della Repubblica per violazione dell’articolo 604 bis del codice penale».

COSA RISCHIA – «Questa persona subirà un Daspo di cinque anni da tutti gli impianti, non solo dal Franchi, e rischia due anni di reclusione per aver incitato all’odio razziale. Come agire in futuro? Qualora si riscontrassero ipotesi di reato, bisogna agire come avvenuto in questo caso. Le società, dal canto loro, possono applicare il regolamento di servizio dello stadio quando vi sono azioni penalmente non rilevanti, ma comunque offensive verso il decoro pubblico e verso le persone calunniate».

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