2015

Regini: «Vojvodina? Il loro stadio è una piccola bolgia, ma noi siamo la Samp»

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Ai microfoni di SampTv ha parlato Vasco Regini. Il blucerchiato, dalla giornata di oggi possibile obiettivo per la difesa di Maurizio Sarri, in un’intervista fiume ha toccato diverse tematiche. La prima domanda ha riguardato il ritiro di Pinzolo e le considerazioni del terzino ex Empoli si sono concentrate sull’ambiente trentino, che quest’anno ha ospitato staff e calciatori per la preparazione alla nuova stagione calcistica: «Ritiro lungo? Sì, ce lo aspettavamo visto l’impegno che ci attende a breve, ma ci ha permesso sicuramente di crescere. Questo mese è stato una dura prova non solo per noi che scendiamo in campo, ma anche per il mister. Spesso si è è lontani dalla famiglia, però si cerca di passare il tempo in altri modi. Io sono stato davvero fortunato perchè ho avuto con me sia la mia compagna che mia figlia in queste giornate di lavoro. Contare su di loro penso sia il massimo, sono valori importantissimi. In questo ambiente ci siamo trovati bene a livello calcistico e di impianto, ma l’organizzazione è stata soddisfacente anche al di fuori dello sport: questa città è tranquilla». 

 

Oltre alle personali valutazioni sul come è stata strutturata la preparazione all’annata 2015/2016, il classe ’90 ha voluto soffermarsi sul lavoro svolto dallo nuovo staff tecnico blucerchiato: «Un allenatore nuovo come lui ha portato idee, entusiasmo e nuove strategie. Fin da subito abbiamo voluto assimilare i valori di Zenga così da poter poi applicare ciò che ha chiesto. Siamo cresciuti e i risultati sono stati buoni. I nuovi arrivati non hanno avuto nessun tipo di problema nell’ambientarsi in questo gruppo. problemi. Il ruolo di Cagni? Ha esperienza, dobbiamo, anche per quanto riguarda lui, mettere in pratica ciò che richiede». 

 

Individualmente, invece, il ventiquattrenne ha voluto collegare la scorsa stagione, il lavoro attuale di preparazione e le sue ambizioni per il futuro, alle nuove disposizioni sul campo: «Cambia qualcosa sicuramente nel reparto, ma non moltissimo, infatti dietro continueremo a giocare a quattro, come nella scorsa stagione. L’anno scorso ho avuto, putroppo degli stop, mi sono costati molto sul piano del gioco, ma quest’anno voglio crescere. Sento di star bene adesso e di star anche giocando bene.

 

Il prossimo impegno, e primo ufficiale che attende i blucerchiati, è quello europeo contro il Vojvodina. Il blucerchiato risulta carico, ma attento alle insidie che questo avversario può riservare: «Per la squadra servono vittorie, anche nelle amichevoli, anche nella Coppa Italia che sarà importante pure in questa stagione. I nostri primi avversari giocano in un ambiente caldo, un mio compagno definisce il loro stadio come una piccola bolgia, ma noi Siamo la Samp. Non sottovaluteremo nessuno, anche se giocando da Doria non dovremmo avere probelemi. »

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