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Restyling Ferraris: il nome, i lavori e la proprietà. Le novità sullo stadio della Sampdoria

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Restyling Ferraris: l’impianto che ospita le partite della Sampdoria dovrà essere ammodernato prossimamente

Il futuro dell’iconico Stadio Luigi Ferraris di Genova è stato chiarito dall’edizione odierna de La Repubblica, che ha riportato le parole del sindaco di Genova, Silvia Salis. Le sue dichiarazioni hanno spento ogni polemica circa un possibile cambio di nome, affermando con decisione che il Ferraris non cambierà intitolazione.

Inoltre, è stato ribadito il piano di mantenere la proprietà pubblica dell’impianto che ospita le partite della Sampdoria. L’obiettivo principale è tornare con forza sul progetto originale di ammodernamento, seguendo le linee guida dettate dall’architetto Penaranda, con costi stimati tra gli 80 e i 120 milioni di euro. Tutto ciò con sullo sfondo la prospettiva di ospitare alcune partite degli Europei del 2032 (da organizzare in accoppiata con la Turchia).


La tutela del nome e la proprietà pubblica: un punto fermo

La ferma presa di posizione del sindaco Silvia Salis sul nome dello stadio è un segnale forte per la città e per i tifosi di entrambe le squadre. Il “Luigi Ferraris” è un simbolo storico, un’istituzione per il calcio genovese e italiano, e la sua intitolazione è parte integrante dell’identità cittadina. La decisione di non modificarlo risponde al desiderio di preservare la tradizione e il legame affettivo che migliaia di persone hanno con questo impianto.

Allo stesso modo, la conferma della proprietà pubblica dello stadio è un elemento chiave. Questa scelta garantisce che un bene così importante rimanga a disposizione della comunità e che le decisioni sul suo futuro siano prese nell’interesse collettivo, coinvolgendo entrambe le società calcistiche che lo utilizzano.


Il piano di ammodernamento: 80-120 milioni per Euro 2032

Il focus principale torna quindi sul piano di ammodernamento del Ferraris. La prospettiva di ospitare alcune partite di Euro 2032 è un volano significativo per accelerare i lavori e per garantire che lo stadio rispetti gli standard richiesti dalla UEFA. I costi stimati, tra gli 80 e i 120 milioni di euro, indicano un intervento profondo e strutturale, che mira a rendere l’impianto più moderno, funzionale e confortevole per i tifosi.

L’architetto Penaranda ha già definito le linee guida, che presumibilmente includeranno miglioramenti a livello di sicurezza, accessibilità, comfort delle tribune, servizi per il pubblico e ammodernamento delle aree interne ed esterne. L’idea è quella di rendere il Ferraris non solo un teatro per il calcio, ma una struttura all’avanguardia in grado di ospitare eventi di caratura internazionale e di essere un polo vivo per la città anche al di fuori dei giorni di partita.

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