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Ricorso Ferrero, udienza il 25 luglio: la posizione della Sampdoria

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Ferrero ricorre al Tribunale di Genova per inibire ulteriori aumenti di capitale e dare esecuzione al prestito obbligazionario: la posizione della Sampdoria

Massimo Ferrero non ha intenzione di uscire di scena, anzi. L’intento dell’ex proprietario della Sampdoria, oggi azionista di minoranza, è mettere i bastoni tra le ruote ad Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi. Tramite la presentazione di un ricorso d’urgenza, ex art.700 del codice di procedura civile, Ferrero vuole inibire la possibilità di effettuare ulteriori aumenti di capitale e quindi di dare esecuzione al prestito convertibile. Il suo obiettivo è impedire che la sua quota, che dovrebbe essere attorno al 40%, si riduca ulteriormente.

Massimo Ferrero, nel ricorso, punta a far dichiarare invalida la cessione dei diritti di opzione sulle nuove azioni della Sampdoria. L’ex presidente sostiene che l’accordo, siglato il 30 maggio con Radrizzani e Manfredi, nel quale si autorizzava a deliberare l’aumento di capitale non prevedeva la cessione dei diritti di opzione. L’udienza è fissata per il 25 luglio davanti al giudice Paolo Gibelli, la decisione dovrebbe arrivare entro pochi giorni (intorno al 2-3 agosto).

La Sampdoria non è preoccupata, ma infastidita. Nella giornata di ieri sono iniziati i confronti tra i vari legali incaricati da Manfredi e Radrizzani: Francesco De Gennaro e Filippo Chiodini. La tranquillità della Sampdoria deriva dal fatto che il 30 maggio ci sarebbero prove inconfutabili che siano stati trattati e si sia trovato l’accordo sui diritti di opzione.

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