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Salernitana, Milan: «Il Var non funziona. Arbitri mediocri»

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Non cessano le polemiche della Salernitana, prossimo avversario della Sampdoria. Le parole dell’ad Maurizio Milan al Corriere dello Sport

Maurizio Milan, amministratore delegato della Salernitana, attacca gli arbitri. Il commento del dirigente nella settimana di avvicinamento alla Sampdoria a Il Corriere dello Sport.

ARBITRAGGIO«Al di là dell’amarezza sportiva per l’andamento della partita, domenica abbiamo fatto i conti con l’ennesimo arbitraggio molto mediocre. Dalla gestione dei cartellini alle punizioni inventate: è stata la conferma della mediocrità della classe arbitrale italiana».

PROPOSTA«Un tavolo consultivo con le altre società. Perché il problema non riguarda solo la Salernitana. La nostra classe arbitrale non eccelle nel contesto internazionale, manca di leadership».

VAR«Non funziona. Ma non mi riferisco allo strumento tecnologico bensì alla sua gestione e alle persone che lo governano. Perché su questi aspetti la Federazione è silente e non prende una posizione precisa? Faccio una riflessione: il presidente Iervolino nel mondo dell’università e della formazione è stato un innovatore, io come manager me ne occupo da tempo. Ebbene, in questo mondo c’è un grandissimo rispetto delle norme e c’è un’estrema attenzione all’apprendimento».

PROTAGONISMO«Nel mondo arbitrale c’è molto protagonismo, troppo personalismo e non si impara mai dai propri errori. Inoltre, esistono delle regole non chiare, che andrebbero riscritte. Ecco perché lanciamo un appello anche agli altri club: forse è arrivato il momento di aprire un dibattito sul tema arbitrale. Sia chiaro: non pensiamo al dolo, ma al tema della preparazione e elle regole. Il sistema va rifondato dal basso: c’è una forte autonomia degli arbitri, che al sistema va bene. E noi non ci stiamo».

ERRORE KASTANOS – «Non vogliamo trincerarci dietro un arbitraggio molto discutibile. Il problema del gol resta, ma noi continuiamo a credere nella salvezza».

RECUPERI«Torniamo sempre al discorso delle regole: non è possibile aspettare tutto questo tempo per ripetere una partita».

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