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Samp cinica e “cattiva”, ma un grande grazie va a Viviano

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Un punto a Firenze in questo momento è sicuramente positivo, visto anche i risultati maturati sui campi paralleli e soprattutto togliendo dall’elenco delle avversarie una squadra molto temibile sulla carta. Numeri alla mano, la partita l’ha fatta la squadra di Paulo Sousa, la Sampdoria invece è stata brava e cinica al punto giusto da saper cogliere una delle poche occasioni del match per mettere la palla in rete. Se poi fosse entrato il tiro di Quagliarella si sarebbe parlato di un altro match.

 

Se, come detto, i numeri sono in favore della Fiorentina, lo sono anche in senso sfavorevole. Meglio la Sampdoria a livello di palle perse: la squadra di Sousa ha perso 30 palloni e ne ha recuperati solo nove. I blucerchiati hanno perso 25 volte la palla ma l’hanno recuperata ben 14 volte, il gap quindi si è molto ridotto. Di quei 14 recuperi di palla ben 6 sono da attribuire a Krsticic, in campo dal primo minuto che, seppur non abbia minutaggio nelle gambe rispetto al resto della squadra, ieri non ha dato una prova negativa. Anche a livello di passaggi sbagliati la Fiorentina fa peggio della Sampdoria: 27 contro 26, sintomo che il pareggio è comunque un risultato meritato.

 

Di nuovo da segnalare Emiliano Viviano che contro la sua Fiorentina batte Tatarusanu a livello di parate: ovvio, negli ultimi dieci minuti la Viola prova di tutto per pareggiare ma l’estremo difensore blucerchiato gli nega per ben sei volte lo specchio della porta con le sue parate. Altro dato significativo è il numero dei falli realizzati: la Sampdoria è “entrata nelle gambe” per ben 18 volte contro i soli cinque falli realizzati dalla Fiorentina; a livello di occasioni da gol la squadra di Sousa ci prova per ben 9 volte contro le cinque della Sampdoria e batte ben 10 corner contro i soli tre dei blucerchiati.

 

Il pareggio anche sulla carta sembra il risultato più giusto ma la Sampdoria ha saputo essere cinica, sfruttando l’occasione per il gol, cattiva, realizzando molti falli (forse troppi e anche magari evitabili, vedi Correa con il secondo giallo) e molto più precisa della Viola in alcuni tratti della gara. Per tutto il resto ringraziamo Viviano, reduce dalla terza partita consecutiva degna di menzione.

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