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Pagelle Samp-Roma 3-2: Schick decisivo, Quagliarella rivedibile

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La Samp gioca una gara tosta al “Ferraris” e rimonta una Roma cinica nello sfruttare le sue occasioni: le pagelle

Puggioni 5.5 – Straordinario su El Shaarawy, Puggioni paga comunque dazio – e in maniera grave – sul gol di Dzeko. Non è ben chiaro se sia una zolla a incastrargli il ginocchio destro a terra, impedendogli di reagire sul flebile mancino di Dzeko, comunque lasciato un filo troppo libero da Skriniar. Quel che è certo è che in Serie A un gol del genere, con la palla a quella velocità e per giunta sul tuo palo, non si può prendere. Come detto si riscatta nel finale, ma…

Bereszynski 6 – In situazioni a chilometro zero – con la palla semi-ferma e l’avversario a contrastarlo – sembra semi-insuperabile: Perotti cerca di rubargli la palla diverse volte, ma perde sempre dal punto di vista fisico. Poi entra El Shaarawy e la gara cambia, con un liscio che per poco non apre le porte del paradiso all’ex Genoa e Milan. Insomma, buona partita, ma c’è spazio per miglioramenti.

Silvestre 6.5 – Lui e Skriniar si scambiano il ruolo di controllo su Dzeko e stavolta è lo slovacco a occuparsi del bomber giallorosso. Lui si allunga su Nainggolan e spesso si ritrova a lanciar lungo, ma il suo contributo non passa inosservato.

Skriniar 6.5 – Gioca una partita maiuscola contro il capocannoniere del campionato e dobbiamo togliergli mezzo punto perché ha sulla coscienza mezzo 2-1, quando marca in modo frettoloso Dzeko e gli consente un tiro facile con il piede debole, su cui Puggioni fa poi il resto. Tuttavia, il modo in cui si disimpegna contro una delle corazzate di questo campionato è encomiabile. Altra buona prova: la crescita continua in casa Samp.

Regini 6 – A destra la Roma sale relativamente. Ci sarebbe Bruno Peres, che però a parte il gol e un cross nel primo tempo non si vede praticamente mai. Anche con Perotti che svaria e l’entrata di El Shaarawy, Regini passa una giornata relativamente tranquilla dalle sue parti.

Praet 6.5 – Possiamo gridarlo a pieni polmoni: finalmente! Il primo gol italiano è un buon saggio d’intelligenza, con il taglio da mezzala ad anticipare Strootman e battere il portiere giallorosso. Se c’è una lezione che Giampaolo si era portato via da Bergamo è che – per qualche motivo – Praet funziona da mezzala sinistra nella sua Samp. Oggi la prova definitiva, con una grande prova e l’uscita tra gli applausi (dal 16′ s.t. Linetty 6.5 – Entrato per dare maggior fosforo al centrocampo di casa, il polacco rinforza la mediana blucerchiata e permette alla Samp di strappare diversi palloni a metà campo).

Torreira 5.5 – Prova con la sua furbizia a rendersi partecipe e nel finale allenta la pressione (nonché uno spintone gratuito da Totti), ma non è il solito. Forse siamo ben abituati, ma la prova di Torreira non è straordinaria, non è sulla stessa lunghezza d’onda che di solito fornisce. Pochi spunti, ma soprattutto costringe Regini a seguire Nainggolan nell’azione del vantaggio giallorosso, quando la copertura di Torreira avrebbe permesso al capitano blucerchiato di seguire Bruno Peres, marcatore nell’occasione. Si può dare di più, questo è certo.

Barreto 7 – La tecnica non è il suo forte, ma la Samp aveva bisogno di un cavaliere nuovamente in mezzo al campo. La differenza in termini di garra si nota e il paraguayano è abile nel primo tempo a sfruttare gli spazi che si creano alle spalle del duo Strootman-Emerson. Nel secondo tempo è in apnea, come gli altri, ma regge.

B. Fernandes 5.5 – Benino, ma non troppo (parafrasando una famosa hit): è molto coinvolto ed è spesso sponda dei compagni, ma si prende troppi tiri per non centrare quasi mai la porta. L’unica volta che ci riesce – quando Muriel gli serve un pallone in profondità alle spalle di un distratto Vermaelen – lui centra il portiere in uscita. Si può fare di meglio e la Samp ne ha bisogno (dal 24′ s.t. Schick 7 – Incredibile l’impatto che il ceco riesce ad avere sulle gare. Entra e in un minuto ha pareggiato, sfruttando gli spazi lasciati dalla difesa giallorossa e l’evidente difficoltà di De Rossi nel fronteggiare Schick. Tocca al massimo altri due-tre palloni, ma si guadagna due falli, un giallo e la punizione che porta al gol di Muriel: fantastico).

Muriel 7.5 – Nel primo tempo è una furia: spazia, fa ammattire Vermaelen e mette in difficoltà anche Rudiger. Tira almeno tre-quattro volte e mette l’assist dell’1-1 per Praet. Nella seconda frazione scivola fuori dall’attenzione, ma ciò nonostante consegna la spizzata buona per il 2-2 di Schick e trova l’episodio su punizione – la deviazione di Nainggolan sul suo destro – che costringe la Roma alla sconfitta dopo una lunga striscia positiva (dal 38′ s.t. Djuricic s.v. – Rimane un enorme rimpianto: non è che si mangi il 4-2, ma certamente quando si presenta solo davanti a Szczesny potrebbe far di più: salta Paredes con eleganza, ma tarda a concludere e il polacco lo ferma. Siamo sempre curiosi di vederlo più coinvolto).

Quagliarella 5 – Ci sarà un motivo per cui il centravanti è diventato un’improvvisa necessità (suggerimento: la partenza di Budimir non è l’unico motivo, né il principale). Se circola il nome di Paloschi, è proprio perché il gol sembra lontano per Quagliarella. Ma non solo: oggi il suo contributo non è tangibile neanche in fase difensiva, con pochi palloni rubati al giro-palla romanista e l’impressione di esser invisibile. Resta comunque in campo 90′ per volere del mister.

Roma (3-4-2-1):
Szczesny 5.5; Rüdiger 6.5, Fazio 6, Vermaelen 5 (dal 42′ s.t. Paredes s.v.); B. Peres 6 (dal 32′ s.t. El Shaarawy 6), Strootman 5.5, De Rossi 5 (dal 32′ s.t. Totti 6), Emerson 6; Nainggolan 5.5, Perotti 5.5; Dzeko 6.

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