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Aggressività, velocità e… scaramanzia: Sampdoria, ecco come battere il Torino

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Aggressività in fase di non possesso, la velocità di Caprari e Ramirez e un po’ di… scaramanzia: Sampdoria, così puoi battere il Torino

Difendersi dalle folate offensive del Torino, domenica pomeriggio, non sarà affatto facile per la Sampdoria, dato che i ragazzi di Mihajlovic possono contare su molta qualità e velocità nel reparto avanzato, un fatto che dovrà costringere i difensori blucerchati agli straordinari. Se però si guarda all’altro lato della medaglia, va detto che neanche per i difensori del Toro si tratterà di compiere una passeggiata di salute domenica. Vediamo dunque come la Samp potrebbe mettere in difficoltà la retroguardia dei piemontesi. Anzitutto, i granata hanno dimostrato di non essere imperforabili in difesa. La coppia centrale è attualmente costituita da Moretti e N’Koulou: se il secondo si sta iniziando ad adattare al calcio italiano, il primo da questo punto di vista è una garanzia, anche se paga un po’ l’età – classe ’81, come Burdisso – in termini di rapidità. Una buona soluzione, in questo caso, potrebbe dunque essere quella di schierare da subito Zapata, abile nel fare a sportellate con i difensori avversari per sfiancarli, per poi inserire, ad una mezz’oretta dal termine della gara, Caprari.

L’ex Pescara, con la sua velocità, potrebbe rivelarsi un’arma molto utile da utilizzare in corsa, così come lo sarà Ramirez, che partirà però dall’inizio. L’uruguagio dovrà sfruttare la sua capacità negli inserimenti e nel dribbling cercando di perforare quello che forse è il punto più debole – per questioni anagrafiche e di tenuta agonistica – della catena difensiva granata, cioè l’asse Moretti-Molinaro. Un ruolo fondamentale avrà soprattutto il centrocampo, che dovrà aiutare la difesa in copertura contro il trio d’attacco – Niang, Ljajic e Falque – che giocherà dietro a Belotti, e che dovrà però anche sostenere gli avanti doriani facilitando i contropiedi per non lasciarli soli al loro destino nella metà campo avversaria. I tifosi blucerchiati, infine, faranno anche affidamento, per questioni più scaramantiche che tecnico-tattiche, su Quagliarella: l’attaccante ha dimostrato più volte di essere implacabile contro le sue ex squadre, e al Torino ancora non ha segnato da quando è tornato alla Samp. I fischi – che, ingenerosi, purtroppo arriveranno – del pubblico di casa potranno caricare ulteriormente il numero 27, che a questo punto non avrebbe modo migliore per sfogare la tensione che trovare un gol che zittisca quello che un tempo è stato il suo stadio.

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