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Sampdoria, chiudi in bellezza: il tabù della vittoria all’ultima giornata

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La Sampdoria deve chiudere con una vittoria per i tifosi e la sua storia: l’obiettivo è non rovinare il campionato e cancellare una serie negativa

La Sampdoria è, da diversi anni, co-protagonista dei festeggiamenti di altre società al termine dell’ultimo turno di campionato. Una tendenza che va avanti ormai da tre stagioni e potrebbe proseguire nella corrente qualora dovesse arrivare una sconfitta contro il Napoli, peraltro in corsa per il secondo posto e di conseguenza lontana non in vena di fare sconti. Andando a ritroso, infatti, nella stagione 2015/16 i tifosi ricorderanno con amarezza il 5-0 patito allo Juventus Stadium, mentre in quella 2014/15 l’ultima giornata si concluse con un deludente 2-2 contro un Parma ormai condannato alla Serie B per irregolarità fiscali. Nella stagione 2013/14 un altro pareggio, questa volta per 3-3 con l’Udinese, impedì alla formazione allenata da Delio Rossi prima e Sinisa Mihajlovic successivamente. La striscia parte proprio da questa annata, in quanto nel campionato 2012/13 la Samp riuscì a imporsi sulla Juve per la seconda volta consecutiva: il 3-2 inutile del “Ferraris” nel segno di Èder, Lorenzo De Silvestri e Mauro Icardi. Una buona occasione per ricavare parecchie soddisfazioni. La vittoria sui partenopei darebbe prestigioso, euforia, vendetta, serenità in vista della prossima stagione e, soprattutto, garantirebbe la conquista del decimo posto in classifica.

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