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Zapata azzarda il paragone: «Tifosi della Samp come quelli sudamericani»

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Il Sampdoria Club “Alassio” festeggia i suoi primi cinquant’anni di storia: ospiti della festa Luca Pellegrini, Duvan Zapata e Massimo Ienca

Cinquant’anni e non sentirli: il Sampdoria Club Alassio, intitolato a Luca Pellegrini, ha tagliato un prestigioso traguardo. Tanti anni di storia, di tifosi di trasferte in giro per l’Italia e per l’Europa con un unico obiettivo, quello di far sentire il proprio sostegno alla squadra con i colori più belli del mondo. Il club storico del ponente ligure si è ritrovato per una magnifica festa di compleanno alla quale hanno partecipato Luca Pellegrini, Massimo Ienca e l’attaccante colombiano Duvan Zapata. Soddisfazione e onore, questi i sentimenti dei membri del club per aver organizzato l’evento, come testimonia Massimo Fabbiani ai microfoni di SampTV: «È stato bello riuscire a fare una festa con tanti ospiti del calibro di Luca Pellegrini, a cui il Sampdoria Club Alassio è intitolato, ma anche Massimo Ienca e Duvan Zapata. Noi scegliemmo Pellegrini, all’epoca della Sampdoria dello scudetto, perché era un frequentatore di Alassio: è un rapporto che va oltre il fatto di aver vestito la maglia della Sampdoria, è un’amicizia di lunga data. A volte si dice che i giocatori di calcio svestita la maglia si dimenticano di tutto, ma questo con Luca non è mai successo».

L’ex capitano della Sampdoria, che in blucerchiato ha trascorso undici anni, rivela che è sempre bello sentire l’affetto della tifoseria: «È un onore e un piacere, qui ho la mia roccaforte dai tempi in cui giocavo alla Sampdoria, era il mio paradiso nascosto. Sono felice di essere qui, che si siano ricordati di me: è una tifoseria che è sempre stata vicino alla squadra sia in casa che in trasferta, in Italia e in Europa». Gli fa eco Duvan Zapata che, ricordando il suo periodo argentino, associa questo calore a quello percepito in sudamerica: «È sempre bello stare coi bambini e i tifosi che ci vogliono bene. Voglio augurare un buon compleanno a questo club che sono anni che sostengono alla Sampdoria, è bello essere qui e condividere questa gioia con loro. Non ci fanno mai mancare il loro sostegno e in questo modo possiamo ripagarli. Mi ricorda il tifo sudamericano, vicino a quello argentino che è più appassionato forse di quello colombiano, io ho giocato in quel campionato e so di cosa sto parlando, è bello percepire quelle stesse emozioni».

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