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Sampdoria, coperta corta e giocatori sottotono: tutti i problemi di Stankovic

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La Sampdoria non ha tante scelte e se chi dovrebbe fare la differenza è sottotono i problemi per Stankovic si moltiplicano

Quando Marco Giampaolo parlava di coperta corta c’era chi, prendendo la lista dei calciatori in rosa, aveva l’ardire di affermare che – più o meno – erano gli stessi che aveva a disposizione Claudio Ranieri. Che poi è la medesima affermazione che veniva fatta lo scorso campionato quando la Sampdoria continuava a fare fatica, prima con Roberto D’Aversa e poi con il tecnico di Giulianova. Oltre a non essere gli stessi giocatori a disposizione, quelli che hanno militato per anni alla Sampdoria stanno fornendo prestazioni sottotono.

Qualche esempio. Per Bartosz Bereszynski è il peggior avvio di stagione, Omar Colley ha giocato sottoperformando perché distratto dalla trattativa sfumata con il Maiorca, Manolo Gabbiadini – reduce dall’intervento al crociato – ancora oggi non è al 100% (infatti non ha mai iniziato e concluso una partita intera). Francesco Caputo, non serve sottolinearlo, non riesce a sbloccarsi. Abdelhamid Sabiri, pompato nella scorsa stagione e all’inizio di quella in corso, sta vivendo un normale momento negativo. I nuovi acquisti non sono pervenuti: Ignacio Pussetto, problema al ginocchio, Manuel De Luca, lungo stop per infortunio, Harry Winks, fallimentare terapia conservativa e ora operazione, Gonzalo Villar acerbo e spesso impreciso. Si salva Filip Djuricic, non fosse che con la girandola di moduli (con Giampaolo prima e Dejan Stankovic ora) non riesce a dare il massimo. Il nuovo tecnico dovrà lavorare sui singoli nel ritiro in Turchia, sperando di trovare il bandolo della matassa.

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